Lungo silenzio di Fini ieri mentre Tremonti illustrava la manovra alle parti sociali.
Aatteggiamento, sempre secondo quanto riferito da alcuni partecipanti alle riunioni che si sono susseguite in giornata nel palazzo, probabilmente dovuto a contrarietà emerse durante un incontro al quale hanno partecipato sia Fini che Tremonti, in mattinata prima dell'arrivo delle parti sociali. Il ministro dell'Economia avrebbe ribadito la necessità di inserire la riforma pensionistica nella Finanziaria senza escludere decisioni drastiche da parte sua qualora non si fosse tenuto conto di questa necessità, dando così adito all'ipotesi di sue dimissioni. Il vicepremier avrebbe replicato ventilando a sua volta decisioni drastiche se il condono edilizio fosse molto esteso. La mediazione sarebbe stata trovata sulla decisione di presentare in maniera distinta, sia pure nello stesso giorno, come poi annunciato, Finanziaria e nuova delega sulla previdenza. A tarda sera, in una nota, An ha smentito che si sia verificato uno scontro tra Fini e Tremonti e ha affermato che per tutto il giorno i due esponenti del governo hanno lavoirato per definire le proposte da presentare allre parti sociali.