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LO SCIOPERO contro la riforma della previdenza sembra in arrivo.

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Poi ha aggiustato il tiro: «Se il cuore delle scelte sarà quello che ci hanno illustrato - ha detto in serata - allora sarà inevitabile una forte iniziativa di mobilitazione e di lotta, anche lo sciopero generale da decidere insieme a Cisl e Uil». La Cgil ha già fissato la riunione del proprio Direttivo per il 6 ottobre, con all'ordine del giorno le possibili iniziative di lotta. Per la Uil, la segreteria ha già in tasca il mandato per l'eventuale sciopero. Quanto alla Cisl, è molto critica, ma aspetta di vedere che cosa succederà da giovedì, quando nell'incontro col governo sulle pensioni si chiarirà definitivamente come stanno le cose. Ieri comunque Pezzotta oltre alla «grande perplessità sui contenuti della Finanziaria», ha ribadito l'avvertimento che «di fronte a un'intervento strutturale sulle pensioni la risposta del sindacato sarà decisa». Tutto sta a vedere quindi fino a che punto interventi strutturali, che il governo finora ha detto partirebbero solo dal 2008, verrebbero praticati ora. Maroni dal canto suo annunciando l'avvio del confronto sulle pensioni giovedì (prima vedrà i sindacati e poi la Confindustria), ha confermato che la riforma sarà varata nel consiglio dei ministri di lunedì 29 insieme alla Finanziaria. Epifani, insieme a Pezzotta e Angeletti, ha accusato il Governo di «essere stato assolutamente ermetico. «Non c'è stato dato nessun numero e nessuna indicazione di strumento per capire le politiche di sviluppo. Ciò nonostante - ha aggiunto - alcune cose le abbiamo capite: la prima è che le risorse destinate allo sviluppo sono poche e mal distribuite; in secondo luogo siamo in presenza di una assenza di qualsiasi idea per mettere sotto controllo prezzi e tariffe; in terzo luogo, l'invarianza presunta della spesa pubblica in realtà nasconde una riduzione della spesa sociale». A questo punto considerando che la manovra sarà varata con la riforma delle pensioni lunedì 29 settembre e che già dalla prossima settimana potrà partire l'iter parlamentare della Finanziaria e riprendere quello della delega Maroni, Cgil, Cisl e Uil potrebbero qualora vengano a questa determinazione, decidere di fissare la data dello sciopero generale per la metà di ottobre, anche per tentare di incidere mentre è in corso l'iter dei due provvedimenti in Parlamento. D. T.

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