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La Depositi e Prestiti diventa spa per infrastrutture e imprese

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La riforma avrà un nuovo capitolo: la Cdp sarà strumento dedicato principalmente allo sviluppo del Paese, diventerà il braccio operativo dell'Italia per la realizzazione dell'Action Plan, cioè il piano europeo per gli investimenti delle infrastrutture (circa 50-60 miliardi in Europa di cui 6-7 per l'Italia). Si tratterà di una sorta di interfaccia per la Bei, la Banca europea per gli investimenti, e che avrà il compito di supportare il piano presentato dalla presidenza italiana in Europa. Gli enti locali dovrebbero mantenere una rappresentanza nella nuova società. Le attività e i servizi di interesse economico attualmente gestiti dalla Cassa depositi e prestiti sono riconducibili a tre grandi aree: ricevere depositi pubblici e, nei casi previsti o regolati da leggi, da privati; concedere finanziamenti allo Stato, finanziare e sostenere gli investimenti degli enti pubblici e gestire risorse per conto dello Stato o di altre Pubbliche Amministrazioni. Ma il ruolo della Cassa è già stato modificato nel 2002: con la legge finanziaria infatti la sua funzione istituzionale di intermediazione creditizia a favore degli investimenti pubblici è stata ulteriormente rafforzata. Ora sarà uno strumento fondamentale di supporto finanziario alla politica di potenziamento e ammodernamento delle infrastrutture e di rilancio delle attività produttive.

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