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SULLA Finanziaria si rischia anche lo scontro Governo-Parlamento.

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L'esecutivo non vuole assalti al testo durante il dibattito alla Camera e al Senato. Ma tra i capigruppo della maggioranza serpeggia un certo dissapore. L'appello parte dal sottosegretario all'Economia Giuseppe Vegas. Le risorse che la Finanziaria 2004 metterà a disposizione dello sviluppo non dovranno finire «in mille rivoli», ma essere concentrate su quelle attività economiche che favoriscono lo sviluppo. Antonio Azzollini (Fi), presidente della Commissione Bilancio del Senato assicura che ci sarà un «codice di auto-regolamentazione», qualcosa di più di un gentleman agreement visto che le proposte «vedranno come protagonisti i due presidenti delle Camere». Il governo, tuttavia, sta pensando di provare con un metodo innovativo. In Finanziaria la cornice generale nei decreti paralleli le scelte sostanziali. Sarà così per il decreto per il condono edilizio che non sarà inserito direttamente nella manovra ma avrà un provvedimento a parte, sarà così per la riforma delle pensioni, che sarà varata addirittura con un emendamento. Stesso metodo anche il concordato fiscale e forse il mini-iticket per i farmaci.

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