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Finanziamenti alle imprese Riparte lo scontro Tesoro-Attività produttive

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Il vecchio refrain che si ripete, l'eterno duello tra i due ministri economici del governo. Da un lato Giulio Tremonti e dall'altro Antonio Marzano. Entrambi vicini al presidente del consiglio Silvio Berlusconi, entrambi di Forza Italia, i due sono appoggiati da partiti diversi all'interno della coalizione. Tremonti spalleggiato dalla Lega, Marzano dall'Udc e anche, seppur tiepidamente, da An. Lo scontro è ancora una volta lo stesso: gli incentivi alle imprese (in particolare quelli del Sud, previsti dalla legge 488/92), che l'anno scorso portarono Marzano a minacciare le dimissioni. Stavolta il Tesoro accusa il dicastero delle Attività Produttive di non spendere i fondi e, visto che ci sarebbe un residuo degli anni scorsi, a questo punto ci sarà un taglio per il prossimo anno. Da via Veneto rispondono seccamente: sono tutte falsità. Per la 488 sono già stati impegnati tutti i fondi, tutti i bandi per spendere i soldi a disposizione sono già partiti o pubblicati. Quindi, è questo il punto, non bisogna guardare la situazione ad oggi, ma è necessario pensare a quello che sarà speso alla fine dell'anno. Il tira e molla è ancora all'inizio. Marzano, come segno di disponibilità, si è detto pronto a non chiedere fondi aggiuntivi. E insiste per avere la riconferma dei soldi già stanziati l'anno scorso nel piano triennale per la legge 488 e per la legge 46/82 che riguarda l'innovazione tecnologica. In pratica si tratta di una cifra di circa 300 milioni di euro, a cui però vanno aggiunti quelli relativi ai «nuovi progetti». Infatti, se non vengono spesi tutti i fondi della 488 non si possono attivare i contributi per iniziative in cantiere, aggiungendo le quali la cifra globale sale fin oltre i due miliardi di euro. «Nella Finanziaria la legge 488 non verrà toccata», assicura il viceministro dell'Economia, Gianfranco Miccichè. Rispondendo a una domanda sulle dichiarazioni del ministro per le Attività produttive, Antonio Marzano, più propenso a modifiche sostanziali della legge, Miccichè dice che il ministro «ha fatto cenno ad alcuni cambiamenti che non sono cambiamenti da Finanziaria; se lui vuole inserire l'innovazione, basta che faccia un bando per l'innovazione; ma le modifiche da Finanziaria non saranno apportate in questa Finanziaria: lo do per certo». Il viceministro dell'Economia precisa di aver presentato insieme con il ministro Tremonti un piano sulla 488 al presidente Berlusconi, «che lo ha molto apprezzato e ha dato il via libera a portarlo avanti». Dunque, per quest'anno è possibile che lo scontro si sani. Ma l'anno prossimo...

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