Condono edilizio forse il 29 Aiuti a chi aspetta un bebè
la Manovra sarà da 16,2 miliardi, che dovrà però affrontare ancora una settimana di confronti prima di vedere la luce. Martedì alle 12 toccherà agli enti locali e alle 15 ai sindacati mentre il varo rimane fissato per il Consiglio dei Ministri di venerdì. Ma non è escluso che la messa a punto del provvedimento possa richiedere qualche giorno in più e slittare, insieme al probabile decreto sul condono edilizio, a lunedì 29 settembre. Il quadro. La manovra, salvo sorprese delle prossime ore dovrebbe mantenersi di 16 miliardi, di cui due terzi di "una tantum". Tra i cinque e i sei miliardi saranno destinati a sostegno di imprese e famiglie e più in generale per spingere lo sviluppo. Saranno però riviste le stime di crescita e il rapporto deficit-pil. Sale il deficit. Che la finanziaria fronteggi «una situazione difficilissima» lo dice oggi il ministro delle Politiche Agricole Gianni Alemanno. Ma anche il sottosegretario al Tesoro, Lucio Magri, parla di un deficit che quest'anno potrebbe salire dal 2,3 al 2,4-2,5% a fronte di una riduzione della crescita dallo 0,8% previsto nel Dpef ad uno 0,5%. Famiglia. Allo studio anche aiuti per le giovani coppie, mentre perde quota il bonus per chi assiste anziani. In arrivo anche sgravi per rilanciare i consumi. Condono edilizio. Le modalità non sono ancora scritte nero su bianco e i tecnici lavoreranno tutto il fine settimana. Alcune cose sembrano però certe. La misura dovrebbe arrivare con un provvedimento ad hoc, un decreto, che viaggerebbe parallelamente alla Finanziaria. I nodi da sciogliere, invece, non sono pochi e questo potrebbe richiedere uno slittamento dei tempi del varo. Le misure partono dall'esigenza di incassare 3 miliardi di euro ma ci sono anche i paletti posti dal ministro dell'Ambiente Altero Matteoli che non vuole sanatorie che interessino aree di interesse naturalistico e archeologico, che non riguardino il demanio marittimo e i cosiddetti ecomostri. Condono fiscale. Nessuno ne parla ufficialmente ma, per agganciare la riforma fiscale del 2003, non è escluso che i vecchi condoni possano essere riaperti anche per l'anno d'imposta 2002. Tecno-Tremonti. Una buona quota del pacchetto innovazione e sviluppo sarà collegata alla riedizione della legge Tremonti che ora punterà soprattutto all'innovazione, per creare un ambiente favorevole allo sviluppo. Sarà una sorta di Tecno-Tremonti (con i maggiori importi investiti rispetto al passato detassabili a metà) che si collegherà anche ai nuovi interventi previsti per la 488, che dal 2006 lascerà il meccanismo dei contributi a fondo perduto per trasformarsi in prestito a lungo termine.