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A viale Mazzini è bufera sulle nomine

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Ad aprire la giornata difficile per Viale Mazzini, indiscrezioni su epurazioni di capiredattori, strane nomine di dirigenti. L'accusa: così si demolisce la tv pubblica. «Altro che declino: il digitale è una grande opportunità», replica indirettamente da Catania l'ex consigliere Alberto Contri. Ma intanto la questione delle nomine dei capi delle sedi di Venezia, Bologna, Milano e Palermo spinge a un improvvisato trasloco da Saxa Rubra agli uffici della Buttiglione una rappresentanza di giornalisti delle testate regionali. In mano al segretario Usigrai Natale, due pagine in cui si chiede un incontro immediato anche con i responsabili dell'azienda e con la Commissione di Vigilanza Rai, con lo stop, nell'attesa, delle decisioni sulle nomine. Sul caso intervengono diversi parlamentari del centro-sinistra. Falomi (Ds) e Gentiloni (Margherita) scrivono al presidente della Vigilanza Petruccioli per sollecitare un'audizione della Buttiglione affinchè chiarisca se vi siano intollerabili pressioni politiche per le imminenti nomine, come lei stessa avrebbe dichiarato, secondo organi di stampa. In Vigilanza, invece, Gloria Buffo (Ds) vorrebbe invece vedere i vertici Rai, per avere «spiegazioni ufficiali sulla lista di proscrizione riservata a giornalisti e dirigenti senza lavoro.

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