DA BASCONE A VOLPE, TUTTI I PROTAGONISTI
Ma non è stato ascoltato e, successivamente, è stato assegnato ad altro incarico. In particolare in una lettera inviata a Fassino nel febbraio 1997, fa riferimento a episodi di «riciclaggio di denaro non limpidissimi» e a «vizi di legittimità dell'acquisto» Gianluca Boscaro È il notaio ticinese che, secondo Marini, faceva parte del team organizzato per il riciclaggio delle tangenti di Telekom Serbia. Morto nell'agosto 2002 in un incidente mentre volava con il parapendio, presso il suo studio di Lugano sono custodite le carte che, secondo Marini, provano la veridicità di quanto da lui dichiarato. Giampiero Cantoni Ex presidente della Banca nazionale del lavoro, è capogruppo di Forza Italia nella commissione che indaga su Telekom Serbia. Carlo Azeglio Ciampi All'epoca è ministro del Tesoro, ma risulta all'oscuro di tutto. Donatella Dini Imprenditrice e moglie dell'ex ministro degli Esteri, Lamberto Dini, è al centro di accuse pesanti sia da parte di Marini sia di parlamentari del Montenegro. Ha reagito con smentite e querele a raffica. Giovanni Di Stefano Avvocato d'affari e imprenditore, molto vicino all'ex premier Slobodan Milosevic, quasi una sorta di diplomatico ombra. Viene considerato depositario di materiale scottante sul caso Telekom Serbia e sul ruolo svolto da importanti uomini politici italiani. Mario Draghi Al tempo era direttore generale del Tesoro e ha avuto un ruolo chiave nella privatizzazione della Stet, ma ha dichiarato alla commissione parlamentare d'inchista di non essere stato informato dell'entrata in Telekom Serbia. Marcello Maddalena Procuratore capo di Torino, responsabile del pool che indaga sul caso Telekom Serbia. Ne fanno parte i magistrati Bruno Tinti, Paolo Storari e Roberto Furlan. Igor Marini È coinvolto in vicende di truffe su titoli internazionali e associazionie a delinquere, che afferma siano state lo schermo per ripulire tangenti per 225 milioni di dollari legate all'affare Telekom Serbia e per fare rientrare i capitali in Italia. In passato promotore finanziario, successivamente attore e marito dell'attrice Isabel Russinova. Più recentemente ha lavorato come semplice operaio. Dojcilo Maslovaric Ambasciatore jugoslavo presso la Santa Sede, amico del premier Slobodan Milosevic, ha avuto un ruolo chiave nello sbloccare la trattativa tra il Governo serbo e Telecom-Stet. Enrico Micheli Sottosegretario alla presidenza del Consiglio durante il governo Prodi. È un personaggio schivo, cattolicissimo, conosciuto per alzarsi molto presto al mattino in modo da dedicarsi all'hobby preferito: la scrittura di romanzi dai toni crepuscolari. A Palazzo Chigi è arrivato lasciando l'Iri, dov'era diventato direttore generale, e trasformandosi nell'alter ego di Prodi: l'uomo che ha seguito passo dopo passo le privatizzazioni e ogni nomina di peso. A Terni, città in cui lo conoscono bene in quanto ha mantenuto casa a Montefranco, un paesino distante pochi chilometri dal centro, lo considerano una sorta di lord protettore della città. Fabrizio Paoletti Avvocato civilista romano, in passato socio di Marini, da lui accusato di avere movimentato 128 miliardi di lire per la ripulitura di parte della maxi tangente. Ha risposto smentendo le dichiarazioni di Marini in tre giorni di confronti serrati tenuti di fronte ai magistrati torinesi. Accusa Marini di averlo raggirato e di essere un bugiardo. Attualmente Paoletti è agli arresti domiciliari. Zoran Persen È un croato che, secondo le ricostruzioni di Marini, è stato suo socio ma, successivamente ha rotto con lui arrivando a minacciarlo di morte. Si è costituito il 19 agosto scorso in Svizzera ed è stato consegnato alla Guardia di Fin