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Per l'Esorcista richiamo a Mediaset

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Il film dovrebbe andare in onda domani sera su Italia 1 in prima serata

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Il ministro Gasparri non ci pensa due volte a chiedere l'intervento immediato del presidente del Comitato Tv e minori Emilio Rossi sulla messa in onda, domani sera su Italia 1, del film che più ha turbato i sonni della generazione dei quarantenni: «L'esorcista». Pellicola che dovrebbe passare in prima serata e quindi in un orario in cui anche i bambini di 3-15 anni guardano avidamente la Tv. Ma l'allarme di Gasparri va a segno. Anzi, il presidente del Comitato di applicazione del codice di autoregolamentazione tv e minori, Emilio Rossi, aveva richiamato preventivamente il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, in merito alla programmazione del film. Mediaset aveva risposto con una serie di accorgimenti proteggi-minori che però non devono aver convinto Gasparri. Così, adesso, «il comitato attende la comunicazione di una responsabile decisione» da Confalonieri che però fino a ieri sera confermava la messa in onda. Emilio Rossi, precisa poi di essere intervenuto in proposito fin da giovedì 11 settembre. In una lettera anticipata via fax dello stesso giorno si è provveduto a richiamare preventivamente, anche a nome dell'Ufficio di presidenza del comitato, l'attenzione del presidente di Mediaset quale firmatario del codice. Anche Don di Noto presente a Siracusa con i ministri della Ue, interviene sul caso, affermando che «non si può giocare col codice di autoregolamentazione: è doverosa, per chiunque, una profonda attenzione nei confronti dei bambini». «Bene ha fatto il ministro Gasparri - ha aggiunto il sacerdote - a mostrarsi perplesso sulla trasmissione di un film che un'indagine inglese ha definito il più inquietante di tutti i tempi». E se il ministro Urbani è convinto che per tutelare i minori davanti alla tv sono necessarie «revisioni delle leggi sulle censure», secondo Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori «Il codice tv e minori deve diventare legge». Marziale, riferendosi alle dichiarazioni rilasciate a Siracusa dai ministri Urbani e Gasparri, si dice «estremamente convinto del fatto che le polemiche degli ultimi anni sulla qualità televisiva non potevano non sortire effetti istituzionali». Tornando all'«Esorcista» all'ora di cena, per quanto non sia più «vietato ai 14» e venga presentato con bollini, cartelli e avvisi vari, noi genitori preferiremmo tutti vederlo verso le 22,30... Giu.Cer.

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