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Per Calderoli il bello deve ancora arrivare

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Calma e sangue freddo, il bello deve ancora arrivare», afferma rivolgendosi all'opposizione Roberto Calderoli, coordinatore delle segreterie nazionali Lega Nord e vicepresidente del Senato. «Non penseranno che ci accontenteremo di una guardata fugace e superficiale? - aggiunge l'esponente leghista - Andremo a fondo su tutto, sulle carte di Marini, su quelle che ancora devono arrivare da altre fonti, proseguiremo con le audizioni e anche a costo di andare ad indagare nelle isole Vergini, ma potrebbe bastare S. Marino, alla fine salteranno fuori i compagni di merende». E continua: «è falso dichiarare che nelle carte di Marini non ci sono i nomi di esponenti politici. Su questo ha ragione Consolo. Fra l'altro c'è anche un riferimento a un ministro di allora, se si vuole vederlo, ma è altrettanto vero che la presenza di un nome può non significare nulla». Il segretario nazionale dell' Udeur Clemente Mastella afferma: «Non mi esalto ora dopo la loro lettura. Continuo invece a chiedermi per quale oscura ragione io sia stato coinvolto nel circuito dell' infamia morale e chi sia l' autore di questa operazione». Poi aggiunge: «Per quanto riguarda le carte Telekom Serbia - aggiunge Mastella - se fosse emersa una mia sia pure minima presenza, sarei andato alla ricerca di quale manina, o manona, furtivamente e illecitamente avesse inserito il mio nome». «Comunque - sottolinea - non avrò pace fino a quando non verrà scoperto l' autore, o gli autori, di questa incredibile e ignominiosa vicenda». Le carte di Telekom Serbia, secondo il segretario dei Ds, Piero Fassino, «dicono che nessun politico italiano ha mai ricevuto una tangente, e che il signor Marini diceva cose non vere. Il centrodestra dovrebbe chiedere scusa». Sul caso interviene anche il leader dei Verdi: «Su Telekom Serbia ho trovato Prodi estremamente sereno e convinto delle sue buone ragioni». Alfonso Pecoraro Scanio subito dopo l'incontro questa mattina con Romano Prodi a Bologna ha poi spiegato: «Nessun accenno alle esternazioni di Berlusconi dato che ne fa una al giorno, insomma parla troppo. Noi parliamo più dei problemi dell'Italia e dell'Europa e di come riuscire a organizzare un centro sinistra unitario sui programmi».

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