LA REGOLAMENTAZIONE
Dalle gabbie alle noci leggi curiose dell'Ue
È ricca di curiosità la produzione, ponderosa e suggestiva, di norme da parte di Bruxelles adottate con l' obiettivo di uniformare la produzione e la vendita di beni nei Paesi dell'Unione europea. Le cipolle citate dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, la scorsa settima a Cernobbio e le galline di cui ha parlato ieri a Stresa sono due degli esempi dell'attenta regolamentazione europea. La direttiva delle galline ovaiole, ad esempio, richiede l'utilizzo del metro. Stabilisce infatti le dimensioni dello spazio che deve essere loro riservato per consentire di produrre uova a cinque stelle: 10 metri quadrati a gallina per gli allevamenti estensivo all'aperto, 2,5 metri quadrati se l'allevamento viene fatto in gabbia. Non è questione di poco, se si pensa che in Italia il tema riguarda 42 milioni di galline e che l'adeguamento, che certo rappresenta un importante salto di qualità per il benessere degli animali, è anche un importante impegno finanziario per il settore. È forse per questo che l'Italia non si è adeguata e quindi - con la buona compagnia di Austria, Belgio e Grecia - è stata deferita lo scorso luglio davanti alla Corte di giustizia dell'Ue per «non avere apparentemente trasposto nell'ordinamento nazionale la direttiva europea».