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Inglese a 5 anni e seconda lingua alle medie. «I ragazzi diverranno imprenditori di sé stessi»

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LA NUOVA SCUOLA Il consiglio dei ministri stanzia 8 miliardi in 4 anni per la rivoluzione firmata Berlusconi-Moratti Computer in classe dalla prima elementare

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Lo stabilisce il decreto attuativo della legge approvato ieri dal Consiglio dei ministri limitatamente alla scuola dell'infanzia, elementare e media. L'investimento complessivo è pari, per la precisione, a 8.320 milioni di euro, che saranno stanziati nelle finanziarie dal 2004 al 2008. «La riforma partirà dal primo e secondo anno della scuola elementare e dà inizio a quel ridisegno della scuola su cui il governo si è impegnato per circa due anni», ha spiegato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi al termine della riunione. E la «rivoluzione» avrà tanto più successo «quanto più ci sarà l'impegno degli insegnanti che, credo, troveranno molti motivi di soddisfazione dall'essere protagonisti di questa nuova scuola», ha aggiunto. Dunque, si tratta di «una riforma epocale» e noi «dobbiamo insegnare ai ragazzi la capacità di essere imprenditori di se stessi - ha aggiunto il premier - come l'educazione a connettersi e a relazionarsi con gli altri, e abbiamo inserito altre materie, dalla musica all'arte che la scuola non aveva saputo realizzare. Con quest'anno, poi i ragazzi che entreranno in prima e seconda elementare cominceranno a studiare l'inglese, mentre a partire dalla prima media sarà obbligatorio lo studio di una seconda lingua». Per il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti - «madre» della riforma - la scuola italiana si rinnova «ponendo al suo centro gli studenti e le loro famiglie». Queste saranno molto più responsabilizzate che in passato, «con maggiori possibilità di scelta, ad esempio, sui cosiddetti anticipi o nella personalizzazione dei percorsi formativi». Intanto martedì si svolgerà la cerimonia di inaugurazione dell'anno scolastico, al Vittoriano, presente il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e il ministro Moratti. Ma vediamo, in breve, quali sono le novità previste. Innazitutto, l'anticipo graduale delle iscrizioni alla scuola dell'infanzia dei bambini e delle bambine che compiono i tre anni e alla scuola elementare dei bambini e delle bambine che compiono i sei anni entro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento. Fulcro della legge, soprannominata delle «tre i», l'insegnamento di inglese, internet e informatica, con l'uso del pc sin dalle prime classi. Verrà poi introdotta una seconda lingua europea a partire dalla prima media. Ci sarà più libertà di scelta per le famiglie e più autonomia didattica e organizzativa per le scuole, con piani di studio personalizzati. Saranno potenziate le attività di laboratorio e, per l'intera durata del corso sia della scuola primaria sia della scuola secondaria di primo grado, a un docente «tutor» saranno affidate le «funzioni di orientamento per la scelta delle attività opzionali». Verrà poi introdtto un «portfolio» delle competenze, che documenterà il percorso formativo di ciascun allievo; sarà abolito l'esame di Stato al termine della quinta elementare.

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