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Lavoro ed Europa con radici cristiane

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Sarà questo il tema centrale del seminario in programma da questa mattina nell'Auditorium dell'Apt di Senigallia. L'incontro è intitolato «Cattolici ed Europa: le radici, il progetto, il futuro» ed è organizzato dal Movimento cristiano lavoratori. Il movimento promuove il dibattito per sottolineare la necessità di inserire le radici cristiane nella nuova Costituzione europea. Per questo il convegno offrirà un'occasione per far sentire la voce dei lavoratori cristiani italiani ed europei e per creare una rete trasversale che dia corpo ad una società civile europea, corpo intermedio tra Stato e mercato. Il convegno si concluderà domenica e affronterà anche tematiche sociali come quella del lavoro e la riforma delle pensioni. All'incontro parteciperanno esponenti di spicco della politica, del mondo ecclesiastico e di quello accademico. Saranno presenti, tra gli altri, Carlo Costalli, presidente nazionale del Movimento cristiano lavoratori, Rocco Bottiglione, ministro per le Politiche comunitarie, il professor Lorenzo Ornaghi, rettore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, Monsignor Aldo Giordano, segretario generale del Consiglio delle Conferenze episcopali europee, il professor Michele Tiraboschi, direttore del Centro studi internazionali e comparati «Marco Biagi», e Maria Grazia Sestini, sottosegretario al ministero del Lavoro e Politiche sociali. «Vogliamo mettere in risalto le radici cristiane dell'Europa - dichiara Carlo Costalli, presidente nazionale del Movimento cristiano lavoratori - per inserirle a pieno titolo nella nuova Costituzione europea che sarà messa a punto nelle prossime settimane. Dal riferimento alle radici cristiane discende il riconoscimento di una serie di valori fondanti come il diritto alla vita, la famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna, la solidarietà, la sussidiarietà e la giustizia sociale». La discussione si sposterà poi sui temi del lavoro e del welfare. «Stiamo cercando di essere il riferimento per un grande progetto riformista - prosegue Costalli - che parta dal lavoro e affronti tutto il sistema del welfare, avendo il coraggio di parlare anche di riforma delle pensioni. È una grande questione in cui è in gioco l'equilibrio tra le generazioni: è importantissimo difendere i diritti acquisiti ma questi non devono andare a discapito delle nuove generazioni. È necessario creare un'intesa riformista tra tutti coloro che, partendo da comuni radici cristiane, abbiano a cuore lo sviluppo e l'interesse del Paese».

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