Fassino: «Ora deve rispondere al Parlamento e al Paese»

E le precisazioni di Berlusconi sono giunte dopo che la sua intervista aveva già suscitato un'ondata di proteste da parte di tutte le forze di opposizione. A cominciare da quella di Piero Fassino (nella foto) che, dopo aver elencato una serie di nomi di vittime del fascismo di varia tendenza (liberali, socialisti, comunisti, cattolici), ha avvertito che Berlusconi dovrà rispondere di quel che ha detto «al Parlamento e al Paese». Un dibattito in Parlamento è sollecitato anche da Franco Giordano, capogruppo del Prc alla Camera. E anche se c'è chi invita l'opposizione a non accettare queste schermaglie che Berlusconi provocherebbe per nascondere le difficoltà della sua maggioranza, il coro di protesta che si alza dal centrosinistra è unanime: qualcuno, come Mastella, ricorda a Berlusconi le responsabilità del fascismo per le leggi razziali. Se il coro dell'opposizione è unanime, quello della maggioranza canta con diversi toni. Forza Italia segue in pieno Berlusconi, mentre per la Lega Roberto Calderoli boccia l'idea di fare la classifica delle dittature e definisce «atroci» tanto il fascismo che il comunismo e il nazismo. È soprattutto in An che si sentono toni diversi. Mirko Tremaglia, già combattente della Repubblica Sociale, e Alessandra Mussolini difendono la legittimità di opinioni che danno una valutazione positiva della figura di Mussolini. Opposto è il parere del ministro Gianni Alemanno, per il quale resta ferma la condanna di tutta la Cdl per la «vicenda totalitaria che ha attraversato l'Italia». Per il coordinatore del partito, Ignazio La Russa, la risposta di Berlusconi va letta alla luce della domanda che gli era stata fatta.