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Difesa, servono maggiori risorse Italia al limite delle possibilità

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Lo spiega a Il Tempo il Senatore Mario Palombo, di Alleanza nazionale, che il 10 settembre ha partecipato alla riunione di Bruxelles dei presidenti di commissioni parlamentari di Difesa nella veste di vicepresidente dell'assemblea parlamentare della Nato. Senatore Palombo, che impressione ha avuto dell'incontro col rappresentante Ue della politica estera e di difesa Javier Solana? «Sono rimasto favorevolmente colpito dalla relazione che ha fatto Solana sullo stato della politica estera e di difesa nell'Ue. Ho partecipato a molte di questi riunioni, dove si parla sempre di programmi. Ma tutto resta fermo. I terroristi non hanno bisogno di grandi strutture e per contrastare questo pericolo è necessario mettere in campo un apparato possente». Cosa propone? «Il terrorismo si combatte con l'intelligence, con sistemi informativi sofisticati e con lo scambio di informazioni tra le varie forze di polizia. Questo sistema c'è, ma mi chiedo se sia perfetto. In Germania è stato liberato un terrorista ricercato in Italia perché non c'è stato scambio di informazioni tra le banche dati. Occorre una struttura ad hoc e uomini che operino contro le strutture terroristiche. Inoltre sono necessari reparti speciali come i Gis. Con gli altri paesi si possono creare sinergie. Solana ha invitato i Quindici a spendere di più. Per la Difesa, la Finanziaria italiana non prevede molto. Sono molto deluso di questo. Ai militari sono state fatte tante promesse e dobbiamo essere in grado di mantenerle. Ora non ci possiamo fermare». L'Italia è al limite delle proprie possibilità per le missioni all'estero? «Non si può fare più di quanto stiamo facendo. Per ovviare a problemi legati a questi limiti, ho presentato un ddl che prevede l'istituzione delle forze di completamento (ddl 1287): giovani che volontariamente, in caso di necessità, come le calamità, rientrano nelle forze armate per un breve periodo, due-tre settimane, e svolgono i loro compiti. Poi tornano al loro posto lavoro, che gli viene conservato. Il provvedimento si è fermato in Commissione per mancanza di fondi e questo è stato un segnale negativo».

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