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NEW YORK — Il sistema pensionistico italiano non è l'unico ad avere seri problemi finanziari.

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L'annuncio arriva come una bomba politica in un momento in cui le incertezze economiche, la disoccupazione e le crescenti preoccupazioni per la perdita di posti del settore manifatturiero oltreoceano stanno già infuocando il dibattito di Washington. L'agenzia in questione, la Pension Benefit Guaranty Corp. (Pbgc), ha paventato innanzitutto la possibilità di una contribuzione maggiore per le aziende al piano assicurativo del governo. Ha poi aggiunto che i benefit dei pensionati potrebbero ridursi e che i contribuenti potrebbero dover alla fine salvare il programma di garanzia delle pensioni. Alcuni esperti, tuttavia, ritengono che l'agenzia stia esagerando il problema al fine di forzare le aziende a pagare premi più alti. La Pbgc, fondata nel 1974 per pagare benefit ai lavoratori i cui piani pensione falliscono, stima che, per la fine del mese, le aziende con problemi finanziari o quelle con rating sull'investment-grade bassi avranno fondi pensione a corto di ben 80 miliardi di dollari rispetto alle pensioni promesse. La precedente stima dell'agenzia parlava di un buco da 35 miliardi di dollari. In totale l'insieme del settore privato ha una voragine di 400 miliardi di dollari in meno rispetto al valore delle pensioni promesse.

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