Nella Finanziaria incentivi per acquisti di mobili ed elettrodomestici. In bilico il condono edilizio
Super misure per rilanciare i consumi
Almeno due elementi, però, sembrano punti fermi: la manovra non conterrà taglio delle tasse con il secondo modulo Irpef. Punterà invece sul rilancio dei consumi e su una misura strutturale a carattere straordinario per sostenere gli investimenti in ricerca e sviluppo. L'ok all'impianto della manovra è legato a doppio filo con l'accordo di massima sulle pensioni che il tavolo interministeriale Tremonti-Maroni-Alemanno-Buttiglione dovrebbe raggiungere a partire da oggi (ma per il coordinatore di An, Ignazio La Russa, non sarà la giornata decisiva). E anche a livello parlamentare nel corso della settimana potrebbe avviarsi una prima discussione sui grandi temi e soprattutto sulle priorità. Tutti sembrano d'accordo sul fatto di stringere su pochi interventi ampiamente concordati all'interno della maggioranza, ma si moltiplica il numero delle richieste di sostegno. Dal Mezzogiorno alla scuola, dalla famiglia ai consumi; ma gli appelli arrivano anche per l'ambiente, le zone alluvionate, il trasporto aereo, l'Internet veloce, per fare alcuni esempi. Ma prima di far fronte a tutte queste richieste il governo dovrà tener presente il peggioramento del quadro macro: sembra pressochè scontata ormai una crescita quasi dimezzata rispetto alle previsioni (intorno cioè allo 0,4-0,5% rispetto allo 0,8% previsto nel Dpef) e anche se il governo, anzichè irrobustire la manovra, sceglierà di innalzare il target relativo al deficit, resta il fatto che il peggioramento del quadro macro-economico pone qualche difficoltà in più. CONDONO EDILIZIO — Tra le misure allo studio resta in bilico l'ipotesi del condono edilizio. Anche il ministro dell'Ambiente, Altero Matteoli, ha cominciato ad abbassare la barricata e si è detto possibilista nei confronti di un condono-mini. Cresce però il coro dei no, soprattutto alle ipotesi circolate in questi giorni di un condono edilizio generalizzato che potrebbe portare fino a 5 miliardi. Dal fronte governativo arrivano le maggiori perplessità: alla cautela del ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, si è aggiunto il giudizio negativo del titolare delle Attività produttive, Antonio Marzano. RILANCIO DEI CONSUMI — La Finanziaria, ha confermato al workshop di Cernobbio il ministro del Welfare, Roberto Maroni, conterrà «misure di carattere ciclico per favorire i consumi e rilanciare l'economia». Tra le ipotesi circolate negli ultimi mesi c'è quella avanzata dal vice ministro dell'Economia, Mario Baldassarri, che proponeva a fine luglio di rilanciare i consumi attraverso la proroga di un anno della deduzione del 36% sulle ristrutturazioni edilizie in scadenza il prossimo 31 dicembre e, nello stesso periodo, la fatturazione potrebbe essere incentivata abbassando dal 10% al 4% l'Iva. Sempre uno sconto del 36% sull'Irpef potrebbe essere applicato per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici. MISURE PRO-SVILUPPO — Diverso l'intervento su cui ha insistito, sempre a Cernobbio, il ministro dell'Economia. Giulio Tremonti ha anticipato l'arrivo di una «misura straordinaria», di tipo «colbertiano» che avrà «carattere strutturale» ed avrà come obiettivo il rilancio dell'economia. La misura potrebbe comunque servire a creare un habitat favorevole agli investimenti delle imprese in ricerca e sviluppo. IN STAND-BY IL SECONDO MODULO IRPEF — La Finanziaria non conterrà un nuovo taglio delle tasse, cioè l'applicazione del secondo modulo della riforma dell'Irpef. La conferma è arrivata da Tremonti: «Ridurre le tasse è importante, ma non è possibile farlo ora». Non è invece escluso l'abbattimento di un punto dell'Irpeg per le imprese dal 34% al 33%. Il governo pensa poi a interventi a favore della famiglia che potrebbero arrivare con l'utilizzo della leva fiscale. CARTOLARIZZAZIONI — Altro elemento consolidato sembra quello delle cartolarizzazioni. La modifica del patto di stabilità interno e l'ipotesi dunque di una comp