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«Il governo non costruisce centrali elettriche»

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Il governo le può solo autorizzare ed io ho autorizzato la produzione di nuova energia per 12.500 mgw contro i 1.500 del governo precedente. Una volta autorizzate bisogna però costruirle e, se ci sono i ricorsi al Tar, i tempi si allungano». Ad auspicare la costruzione di nuove centrali elettriche è il ministro per le Attività produttive, Antonio Marzano, che da Cernobbio, in una pausa dei lavori del workshop Ambrosetti, ha sottolineato che i rischi di nuovi probabili black-out «non sono più climatici, ma strutturali». Per quanto riguarda il nucleare, «se si fa un sondaggio su chi voglia una energia meno cara il cento per cento degli italiani si dice d'accordo - ha sottolineato il ministro Antonio Marzano - ma se si chiede loro se vogliono centrali nucleari il numero cala e si arriva quasi allo zero se si avanza l'ipotesi di posizionarle vicino casa». «È inutile vietare le centrali nucleari in Italia se poi le abbiamo oltreconfine, a due passi da noi e lo stesso discorso - ha aggiunto Marzano - vale anche per gli Ogm». Marzano ha comunque precisato che «non c'è il nucleare nell'agenda dell'esecutivo». «Il referendum ha dimostrato che i cittadini sono contrari all'utilizzo dell'energia nucleare, anche se chiedono una riduzione delle tariffe» ha aggiunto. Il ministro delle Attività produttive ha inoltre annunciato che incontrerà il presidente di Edf, Francoise Roussely a metà ottobre» nel commentare le trattative in corso tra Enel e il colosso energetico francese per arrivare ad un accordo, entro l'anno, sull'acquisto di energia prodotta in Francia.

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