Alle europee con il proprio simbolo
«Fino a quando non ci sarà il Ppe noi abbiamo - ha detto ieri Follini - il dovere di lavorare per rendere più forte l'Udc; e per rendere insieme più forte il nostro partito e più libera la scelta degli elettori insistiamo che la legge resti questa e che non si facciano scomparire in un gioco di prestigio le preferenze della scheda elettorale». Quanto alla riforma della legge elettorale, «noi siamo - ha dichiarato - per accelerare, non per frenare» e ha sottolineato che «la legge elettorale logicamente connessa al progetto elaborato dai saggi della Cdl è una legge proporzionale con un vincolo di coalizione e un premio di maggioranza». Follini ha ribadito che quello non è un «testo blindato» e ha ricordato che vale ancora il metodo del confronto tra maggioranza e opposizione seguito nella stesura della Carta del '48: «Democristiani e comunisti hanno scritto insieme la nostra Costituzione, mentre si combattevano nelle piazze sul filo di uno scontro di civiltà. È un metodo che continueremo a coltivare». «Una riforma - ha aggiunto aggiunge - è un pò più impegnativa di una gita in Cadore», e ha sottolineato che è necessario che ora «tutto il centrodestra partecipi a questo processo».