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E Chirac per telefono assicura pieno appoggio agli obiettivi del semestre di presidenza italiana

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Meno relax e bagni di folla nella seconda tappa del tour de force di inizio settembre. Ma il presidente del Consiglio riesce a tenere il centro dell'attenzione annunciando la convocazione per il 22 settembre di una riunione del quartetto composto da Usa, Russia, Onu ed Ue. L'obiettivo è tenere in vita la «road map» per la pace in Medio Oriente. Dopo la tre giorni di Vladimir Putin, tocca al premier spagnolo Josè Maria Aznar e al francese Jean Pierre Raffarin varcare la soglia di villa Certosa. Il presidente del Consiglio è costretto a tessere nuovamente la sua tela dopo l'iniziativa congiunta con il presidente russo, che aveva spianato la strada all'invio dei Caschi Blu in Iraq sotto il comando degli Usa. Il no congiunto di Francia e Germania alla proposta americana di risoluzione obbliga la presidenza italiana ad un arduo compito di mediazione. Il vertice con Raffarin,non ha sciolto i nodi cruciali delle relazioni con l'amministrazione Bush. Ma, in una telefonata, il presidente Jacques Chirac ha ribadito l'appoggio agli obiettivi del semestre italiano. D'altra parte Berlusconi ha confermato ancora una volta «l'assoluta sintonia di vedute» con Aznar a partire dal Medio Oriente. «L'Europa può agire per l'applicazione continuativa della road map» avverte. «È necessario decidere una posizione in accordo con gli Stati Uniti» gli fa eco Aznar. C'è però un ostacolo. Il premier spagnolo frena sull'estensione del voto a maggioranza per tutte le decisioni dell'Ue. Un tema scottante di cui Aznar ha discusso anche con il vice-premier Gianfranco Fini in vista della conferenza intergovernativa che si aprirà il 4 ottobre a Roma. Un appuntamento su cui pesano le critiche pronunciate dal presidente della Commissione di Bruxelles Romano Prodi. Che Berlusconi però ha respinto al mittente definendole con ironia «dichiarazioni lapalissiane». Oggi il premier spagnolo e il capo del governo francese si trasferiranno a Cernobbio. Berlusconi invece sarà a Roma dove incontrerà il premier turco Tayyip Erdogan a villa Madama.

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