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Il premier e Frattini accelerano l'azione diplomatica L'Italia sempre impegnata nella ricerca di una soluzione all'impasse che blocca l'Onu sull'Iraq

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Ieri è stata confermata una missione a Washington e New York (i cui dettagli sono ancora in corso di definizione) di Frattini che ha avuto una esauriente conversazione con Silvio Berlusconi nella villa la Certosa di Porto Rotondo. Negli Stati Uniti il titolare della Farnesina si consulterà con il segretario generale dell'Onu Kofi Annan e il segretario di Stato Colin Powell. Ieri il premier ha registrato il quadro della situazione e delle aperture ottenute da Putin durante la visita in Sardegna e ha voluto dare un seguito concreto ai tanti contatti avuti nei giorni scorsi, da lui stesso ed anche da Putin, con i principali protagonisti della battaglia diplomatica che si combatte al palazzo di vetro. Inoltre Frattini potrà dirigere la riunione dei ministri degli Esteri dell'Unione europea (a Riva del Garda il cinque e sei settembre) che ha in cima all'agenda dei lavori proprio la crisi irachena con informazioni di prima mano. Si apre quindi «un mese di fuoco» per Silvio Berlusconi che dalla sua villa di Porto Rotondo sta mettendo a punto un girandola di incontri bilaterali, di vertici multilaterali e di eventi di grande portata come l'organizzazione della Conferenza Intergovernativa (Cig) sulle riforme istituzionali dell'Europa che si aprirà a Roma il prossimo quattro ottobre. Non tralasciando la politica interna dove la vicenda Telekom-Serbia sta inasprendo sempre più i rapporti tra maggioranza ed opposizione, la preparazione della prossima Finanziaria e i problemi dell'economia, il presidente del Consiglio ha chiamato ieri in Sardegna il titolare della Farnesina per un incontro ed una colazione che, nella riservatezza blindata della sua residenza di Porto Rotondo, conferma la volontà dell'Italia di capitalizzare la riuscita visita di Putin. Franco Frattini è arrivato ieri mattina con sottobraccio una serie di dossier da illustrare al premier e ha lasciato villa Certosa intorno alle 17.00: oltre all'Iraq, si è parlato dell'Afghanistan, del Medio Oriente e della Cig. Villa Certosa continuerà a ricevere ospiti internazionali anche questa settimana: su invito di Berlusconi saranno infatti in Sardegna almeno due primi ministri, lo spagnolo Josè Maria Aznar e il francese Jean Pierre Raffarin. Ancora in forse una veloce visita del premier turco Erdogan. Mentre c'è una antica sintonia con la linea di Aznar, con la Francia ci sono state alcune incomprensioni che possono essere definitivamente messe alle spalle il prossimo fine settimana. Al di là dell'esame dei rapporti bilaterali, il colloquio con Raffarin servirà al premier italiano per sondare le reali disponibilità di Chirac ad accettare una nuova risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu sull'Iraq. Dopo l'apertura di Putin che, sempre dalla Sardegna, si era detto pronto ad accettare un ruolo dell'Onu in Iraq «anche sotto il comando statunitense», la posizione di un altro membro del Consiglio di sicurezza quale la Francia diventa determinante: Berlusconi non mancherà di esercitare lo stesso tipo di pressing usato per convincere Putin la settimana prima. D'altronde la Francia si presenta all'incontro con Berlusconi, che esercita la presidenza di turno della Ue, con una situazione economica particolarmente difficile. A breve scadenza ci sarà anche l'Assemblea generale dell'Onu alla quale Berlusconi parteciperà il 22 e 23 settembre e - più lontano nel tempo - il nuovo appuntamento bilaterale con Putin a Roma il prossimo cinque novembre. Il giorno successivo, sempre a Roma, è previsto il vertice Ue-Russia.

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