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«L'Italia unico referente di Milosevic» Il consigliere della greca Ote conferma: «Vantaggi solo per Belgrado»

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Lo rivela, in una intervista al settimanale serbo Blic, Aris Heretis, rappresentate dei greci della Ote nel consiglio di Telekom Serbia Da chi ha comprato la Ote la sua partecipazione in Telekom Serbia? «Il 49% fu venduto direttamente agli italiani, che solo dopo hanno girato un 20% a noi della Ote. Per questo abbiamo pagato 650 milioni di marchi e poi ancora 23 milioni di marchi». Secondo lei a chi fu favorevole quel prezzo? Alla Grecia? Alla Serbia? All'Italia? «Se teniamo in conto quali infrastrutture ha Telekom Serbia, beh... direi che fu molto favorevole alla Serbia». Eppure anche Ungheria e Repubblica Ceca non avevano grandi infrastrutture di telecomunicazioni. Anche loro quando hanno privatizzato lo hanno fatto a prezzi molto alti... «Quando l'Ungheria ha privatizzato le sue telecomunicazioni, ha venduto da una parte la telefonia fissa, dall'altra quella mobile. Con il denaro che abbiamo investito in Serbia lo stesso anno avremmo potuto acquistare una partecipazione doppia nel gestore, più grosso, della telefonia fissa ungherese...». Perché fu tenuto a lungo segreto quel contratto? «Questo non dovete chiederlo a me, credo che la risposta competente sia negli archivi del governo serbo...». Pensa che l'intero affaire fu deciso per dare un appoggio, anche sostanziale a Slobodan Milosevic in un momento davvero critico? Se si ricorda, c'erano state molte manifestazioni di piazza a lui contrarie nei mesi precedenti... «Milosevic non amava noi greci. Anche come uffici poi ci avrebbe emarginato rispetto agli italiani. D'altra parte non siamo mai stati consultati e coinvolti direttamente dai serbi prima di acquisire la partecipazione. È una trattativa che abbiamo fatto esclusivamente con gli italiani. E come fosse diverso il clima, l'abbiamo capito poi con il presidente Kostunica. D'altra parte anche gli italiani, come regole di governance interne alla società, contavano molto di più...». In che senso lo dice? «Serbi, italiani e greci non sono mai andati d'accordo sulla gestione della società. Gli italiani hanno avuto sempre un rapporto diverso con i serbi, e hanno concesso loro autonomia di gestione. A noi greci non è mai stato concesso il veto sulle decisioni prese. Cosa che invece è stata concessa fin dall'inizio agli italiani».

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