«Di Stefano andava in tv da Lerner Attenti, era anche amico di Arkan»
Ecco il ritratto che ne faceva il settimanale serbo Monitor nel dicembre 1999. Una delle "eminenze grigie" dei rapporti italo-serbi è Giovanni Di Stefano, personaggio mediatico nel corso dei due mesi dell'ultima guerra, altrimenti compagno "d'affari" e amico personale di Arkan. Di lui si afferma che ha tre passaporti e una vita che divide tra la Serbia e il Belgio. Su uno di questi passaporti, affermano, come luogo di residenza vi è l'indirizzo: Tolstojeva 31, Belgrado. Il Sismi (il controspionaggio italiano) sospetta che sia proprio lui l'uomo più importante che organizza il traffico di droga tra l'America Centrale e i Balcani. Tra le sue numerose attività (ha fondato il Partito Nazionale in Italia, ha fatto affari con la Metro-Goldwin Mayer) vi è anche una collaborazione d'affari con il noto businessman Radojic Nikcevic, legato all'establishment di Belgrado, ucciso nel '93 in circostanze misteriose. Di Stefano, nel frattempo, continua a essere più che attivo. Ci ricordiamo Di Stefano nel programma "Pinocchio", quando, nel corso della guerra, è stato intervistato dal noto conduttore televisivo italiano Gad Lerner... Di Stefano si è fatto vedere da Belgrado, dando l'impressione di essere eccezionalmente bene informato sulla questione nazionale serba.