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Colpa del gestore il nuovo rischio black-out

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Autorizzata la manutenzione di metà degli impianti in funzione. Ieri consumi sotto le attese

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Però questa volta il vero buco energetico italiano è tutto nella programmazione ballerina delle forniture effettuata dal Grtn, il gestore della rete di trasmissione i cui vertici erano da poco stati cambiati dal ministro delle Attività produttive, Antonio Marzano. Non sono stati i consumi extra di energia ad avere rischiato di mettere ancora una volta in crisi la rete italiana, nè le alte temperature che hanno reso più difficile fra giugno e luglio il raffreddamento delle centrali (per questo inconveniente è appena stato approvato dal governo un nuovo decreto legge). Se nei prossimi giorni rischieremo di rimanere chiusi in ascensore è solo perchè molte centrali italiane in questo momento sono al minimo produttivo, se non proprio spente. E proprio questa settimana nella stessa situazione deficitaria si trovano le linee di interconnessione per l'importazione di energia dall'estero, e in particolare dalla Francia. Il Grtn ha autorizzato la manutenzione di quelle linee, che così possono portare la metà dell'energia normalmente prevista, facendo a meno di circa 3 mila MW al giorno. Lo stesso gestore ha dato il via libera, o almeno non si è opposto, i programmi di manutenzione delle principali centrali italiane, quasi tutti concentrati nella seconda parte del mese di agosto. Parte dei programmi erano stati presentati fin dalla primavera scorsa dai proprietari delle nuove Genco vendute dall'Enel. D'altra parte l'ultimo passaggio delle consegne era avvenuto a gennaio, e i nuovi azionisti avevano bisogno di fare lavori questa estate. Come loro si sono comportati anche i grandi gruppi, come Enel, Acea e i singoli gestori locali. Che hanno messo in manutenzione molti dei principali impianti in questo periodo non solo per una previsione di minore utilizzo dei consumi energetici (non potevano prevedere il grande caldo), ma anche perchè ad agosto la remunerazione della energia venduta è molto inferiore agli altri periodi dell'anno. Lo prevede il contratto firmato con il gestore, e così hanno staccato la spina per non rimetterci troppo, concentrando la manutenzione nel periodo in cui avrebbero avuto minore danno economico. Che le imprese cerchino di ottenere il maggiore guadagno possibile, è un fatto normale. Che il gestore della rete consenta contemporaneamente tutte le manutenzioni in corso in un periodo in cui si sta sfiorando l'emergenza, meno. Anche se ieri poi l'emergenza è rimasta solo sulla carta. Il Grtn di Andrea Bollino ha comunicato alle aziende distributrici nei 30 minuti precedenti ogni fascia oraria l'eventuale necessità dei distacchi. Dopo l'intera mattinata trascorsa senza alcuna interruzione dell'elettricità, alla fine il custode della rete ha deciso di procedere con un intervento definitivo, annunciando all'Enel e alle aziende distributrici delle principali città (Acea a Roma, etc.) che per la giornata tutto poteva filare liscio.

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