SACCONI (WELFARE)

Sarà effettiva con molta rapidità dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Stiamo già lavorando agli ultimi decreti attuativi». Lo ha detto il sottosegretario al Welfare Maurizio Sacconi, intervenendo al Meeting di Rimini, dove ha annunciato che la legge di riforma del mercato di lavoro che porta il nome del giurista Marco Biagi «sarà a pieno regime entro la fine dell'anno». «In tempo molto breve vedremo anche la nascita dei job-center, i centri, le agenzie per il lavoro: il cittadino percepirà la presenza dei servizi», ha aggiunto Sacconi. «Siamo intenzionati subito alla ripresa dei lavori parlamentari a ripartire con la seconda parte della legge Biagi - ha proseguito il sottosegretario - che prevede il raddoppio dell'indennità di disoccupazione, la norma sull'articolo 18 concordata con le parti sociali. Quindi contiamo di approvare la seconda parte della legge Biagi entro la fine del 2003». Il sottosegretario al Welfare, Maurizio Sacconi dal Meeting di Rimini sottolinea quindi che «la seconda parte della riforma Biagi prevede un rafforzamento degli ammortizzatori sociali. Perché, sarebbe un delitto mantenere ferma ancora l'indennità di disoccupazione ai "poveri" sei mesi di oggi. E quindi, siamo intenzionati a rendere effettivo entro l'anno il passaggio da 6 a 12 mesi e il passaggio dal 40 al 60% della retribuzione per i primi sei mesi». Così annuncia Sacconi: «Alla ripresa dei lavori parlamentari chiederemo alla maggioranza, che è gia così orientata, un impegno particolare a sconfiggere una certa opposizione ostruzionista, visto il numero degli emendamenti presentati al Senato». E Sacconi auspica «credo che la Commissione sia intenzionata a varare il provvedimento in tempi brevi, così che l'intera riforma sia approvata entro l'anno». Sacconi, infine, ha dedicato una battuta al tema delle pensioni. «Sono sempre d'accordo con il mio presidente del Consiglio», ha detto soffermandosi sulla proposta del premier di allungare l'età lavorativa di 5 anni. Quanto poi alla riforma del mercato del lavoro, la legge Biagi, il sottosegretario al Welfare sottolina che «la riforma ha dato un primo grande contributo: quello dell'allargamento della platea dei contribuenti. Questa riforma del lavoro infatti - spiega Sacconi - è utile anche al sistema previdenziale, perché, appunto, allarga la base contributiva e quindi concorre al sistema previdenziale». «Certo, da sola non basta perché oggi il sistema previdenziale è sostenuto da uno su due in età di lavoro e francamente come può reggere un sistema così fondato?», si chiede Sacconi.