Finite le ferie, riecco i cortei Cominciano i precari della scuola
A portare le prime ventate di «lotta» il fronte, poco compatto malgrado i numeri ne contino circa 80 mila, dei precari ordinaristi che ieri hanno stazionato per l'intera mattinata in piazza Montecitorio. Chiedono che il governo sani le disparità tra loro e i neoabilitati con le scuole di specializzazione Ssis. Disparità nate già nel '99 con l'istituzione dei bienni universitari specialistici istituiti dall'ex ministro della Pubblica istruzione Luigi Berlinguer e l'avallo, seppur tacito, dei confederali. Ma oggi sindacati e opposizione chiedono al governo di presentarsi in aula a riferire sulla situazione. La manifestazione, che si è conclusa presso la stazione Termini dove alcuni esponenti del Movimento interregionale insegnanti precari, il Miip, ha stazionato per una quindicina di minuti sul primo binario, creando alcun disagio ai convogli in arrivo e in partenza, ha ottenuto come risultato un incontro, previsto per stamani, con Beniamino Brocca, responsabile del comparto scuola per l'Udc. A lui verrà rappresentato il problema della sperequazione nei punteggi assegnati e quindi nel valore attribuito alle abilitazioni acquisite secondo le regole stabilite dai corsi e concorsi statali nell'arco degli ultimi 13 anni. Ai vincitori dei concorsi ordinari del '90 e del '99 sono stati assegnati di base 36 punti, a quelli dei corsi abilitanti riservati 27 mentre agli abilitati con le Ssis (scuole di specializzazione per l'insegnamento superiore) ben 66. Tale disparità avrebbe messo in moto un meccanismo di «scavalcamento» con conseguente perdita di lavoro a scapito di coloro che avrebbero conseguito il titolo di idoneità all'insegnamento secondo le normative previdenti alla istituzione delle Ssis. «Si è determinato così uno scorrimento a gambero che già lo scorso anno scolastico ha prodotto l'espulsione dal mondo del lavoro di migliaia di noi e - sostengono alcuni rappresentanti del Miip - nel corrente causerà l'annientamento professionale di altre migliaia. Abbiamo ricevuto in questi ultimi mesi la solidarietà di parecchi esponenti del governo e dell'opposizione ma ciò che desideriamo venga deciso, in tempi rapidi è l'approvazione di un decreto legge che riporti equità di trattamento». Bersaglio delle accuse del Miip è soprattutto il sottosegretario Valentina Aprea che, hanno giudicato artefice della sperequazione e «vessilliera» delle Ssis. «La cordata interna al ministero di viale Trastevere facente capo alla Aprea sta cercando da mesi di giustificare il privilegio del punteggio aggiuntivo ai sissini - spiegano Cristiana Castaldi e Aureliana Scotti del Miip Laziale e Sandra Baldi dei precari toscani - in nome di artificiose e del tutto autoreferenziali alte professionalità. Abbiamo inviato al ministro Moratti una lettera nella quale evidenziamo fatti e misfatti che vengono perpetrati a sua insaputa».