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«Il futuro si ricostruisce dalle radici dell'Europa»

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Questi i due punti salienti sottolineati da Giovanni Paolo II (nella foto mentre abbraccia un bimbo che piange) per il messaggio che ha inviato ieri in occasione dell'apertura del Meeting di Rimini. «Il mondo che l'umanità ha costruito, soprattutto nei secoli a noi più vicini - scrive il Papa - tende spesso a oscurare nelle persone il naturale desiderio di felicità, aumentando la distrazione in cui già esse rischiano di cadere per la loro intrinseca debolezza. La società attuale privilegia un tipo di desiderio controllabile secondo leggi psicologiche e sociologiche e quindi - prosegue il Papa - utilizzabile spesso a fini di profitto o di gestione del consenso. Una pluralità di desideri ha sostituito l' anelito che Dio ha posto nella persona come pungolo perchè Lo cerchi e in Lui trovi pieno compimento e pace». Ma il Pontefice nel suo intervento sottolinea pure che il tema del Meeting ricorda «ai popoli d' Europa, che sembrano vacillare sotto il peso della loro storia, dove affondano le loro radici». «Il futuro - conclude il Santo Padre - si costruisce, ripartendo dalle origini dell' Europa e facendo tesoro delle esperienze passate per larga parte segnate dall' incontro con Cristo». E sempre ieri il desiderio del Santo Padre che vengano inseriti nella Convenzione dell'Ue riferimenti al cristianesimo è stato ancora più evidente.Per la settima domenica consecutiva Wojtyla ne ha parlato ai fedeli presenti a Castelgandolfo. Ma questa volta il Pontefice si è rivolto direttamente a coloro che dovranno varare nel prossimo ottobre il Trattato Ue. La Chiesa cattolica, ha detto Wojtyla, è stata «elemento unificante dei popoli europei durante molti secoli», e deve «rimanere ancora oggi fonte inesauribile di spiritualità e fraternità. Il prenderne atto -ha aggiunto- torna a vantaggio di tutti e il riconoscere esplicitamente nel Trattato le radici cristiane dell'Europa diventa per il continente la principale garanzia di futuro». Giovanni Paolo II ha affermato di seguire nella preghiera «il laborioso cammino del trattato costituzionale dell'Ue» e si è detto speranzoso che «quanti vi stanno dedicando le loro energie» siano mossi dalla convinzione che «un buon ordinamento della società deve radicarsi in autentici valori etici e civili, il più possibile condivisi dai cittadini».

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