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Una pietra sopra agli incidenti Schulz e Stefani

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Il cancelliere tedesco sorride a Silvio Berlusconi, al suo fianco per la conferenza stampa congiunta dopo il loro colloquio bilaterale a Verona. Non ci sono più nuvole nel cielo dei rapporti bilaterali tra Roma e Berlino, che «sono ottimi», ripete il cancelliere, usando poi le stesse parole del presidente del Consiglio per cancellare qualsiasi dubbio residuo: «Non ci sono miglioramenti, perché non c'erano stati peggioramenti». Ed anche le «irritazioni» delle settimane scorse, dice ancora il capo del governo tedesco, non avevano toccato «i rapporti personali, né quelli politici». «Schroeder è, e sarà sempre, il benvenuto in Italia dove sarà sempre accolto con affetto, amicizia e considerazione», dice Berlusconi. Insomma il capitolo dello strappo causato dai casi Schulz e Stefani è ora chiuso ufficialmente come in pratica lo era già informalmente, perché sia Berlusconi che Schroeder si sono presentati a Verona con dichiarazioni distensive e di amicizia. Ma questo era, comunque, il loro primo incontro diretto dopo il «caso Schulz» a Strasburgo e dopo le dichiarazioni dell'ex sottosegretario leghista Stefani contro i tedeschi in vacanza in Italia. E a chi glielo nomina, Berlusconi risponde secco: «Stefani ha dato le dimissioni. Sono dispiaciuto per le sue dichiarazioni. Ma la responsabilità è soltanto sua». Ora si guarda al futuro. Nei prossimi mesi, sotto la presidenza di turno italiana, si terranno i lavori della Conferenza intergovernativa (Cig) per le riforme europee. Gli interessi e le posizioni di Italia e Germania coincidono: Roma e Berlino vogliono che la Cig vada avanti senza intoppi. Schroeder vorrebbe addirittura che il disegno costituzionale varato dalla Convenzione europea non venisse toccato, per non correre il rischio di aprire il vaso di Pandora delle singole rivendicazioni nazionali. Berlusconi è più possibilista e potrebbe accettare qualche minima variazione, due o tre emendamenti al massimo. Ma anche lui ritiene importante mantenere il dialogo della Cig al massimo livello, senza riaprire tutti i singoli capitoli. Per il resto, Berlusconi e Schroeder hanno parlato di Afghanistan, Iraq, Medio oriente. Adesso, dopo la riappacificazione ufficiale tra Italia e Germania, resta con un solo dubbio: dove passerà le vacanze Schroeder il prossimo anno. «Ora le ho trascorse ad Hannover, ma sono già finite. Per i prossimi mesi ho in programma solo lavoro. Ne riparleremo». Da Pesaro aspettano.

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