LA REPLICA DEL LEADER DELL'UDEUR
..Se lo incontro lo prendo a calci nei co....». E giù insulti. Clemente Mastella è a dir poco furibondo. Il leader dell'Udeur reagisce con veemenza alle parole di Igor Marini. E afferma: «È vero, una volta venne a casa mia a Ceppaloni. Ma come marito di Isabel Russinova». E come mai venne a casa sua? «Ripeto, è come se lei viene a casa mia a cena e porta sua moglie. Avrò conosciuto anche lei, ma questo non vuol dire nulla». E come mai la Russinova venne da lei? «Perché era un'attrice che si esibiva nel mio paese assieme ad altri artisti. E quindi li invitai a cena. Venne anche lui e si mise a leggere le carte alle signore». Come, leggeva le carte? «Ha capito bene, faceva il cartomante. La verità che dovrebbe dare lui dei soldi a me». Le deve dei soldi? «Sì, quelli di quella cena. Ma come si fa a credere a uno così? Confonde le storie, le vicende, i fatti. E millanta, inventa. È da chiudere in un manicomio. Poi parla di soldi a me in quanto leader dell'Udeur nel 1997, anno in cui l'Udeur non era nemmeno nata. Il partito è stato fondato due anni dopo». Giusto, lei era nel Ccd allora? «Esatto. Infatti l'Udeur ha querelato. Lo dovrebbe fare anche il Ccd, visto che stando alle parole di Marini i soldi me li dava in quanto esponente di quel partito. Ma per piacere, come si fa credergli? E poi, senta, questa storia fa ridere». Be', mica tanto. Insomma, un signore l'accusa di aver preso mazzette. E lo ha fatto davanti ai magistrati. Che cosa risponde? «Va bene, la vuole mettere così? E allora, Marini dica quando mi ha dato l'assegno. Quella sera a casa mia? Durante una festa? Davanti a tutti? Dica di quale assegno di tratta. Mi ha dato i soldi di nascosto? E dove? Su quale conto corrente? Dica, dica pure. Lo vede? Sono tutte menzogne». E allora, perché mentirebbe? «Perché? E che ne so? Forse sono diventato un bersaglio. Oggi fa comodo attaccarmi. Qualche anno fa nessuno mi pensava neppure. Per questo domando: perché qualcuno mi doveva dare i soldi? Ora ho un partito nuovo e conto di più» F. D. O.