«MI AUGURO che il nuovo coordinatore di An possa riaprire un dialogo con il Partito Radicale, un partito ...

È l'auspicio espresso dal ministro per le Comunicazioni, Maurizio Gasparri, ai microfoni di Radio radicale. Gasparri, inoltre, esclude che all'interno di An possa nascere una sorta di «Correntone», frutto della fusione tra la Destra Sociale di Storace e Alemanno e Nuova Alleanza di Matteoli. «An è un partito di destra - spiega - che oggi è al governo in 11 regioni, in tantissimi comuni e al livello nazionale con numerosi ministri e che vede il suo leader vice presidente del Consiglio. Oggi è il banco di prova di An come forza di governo che non può e non deve fallire, privilegiando la coesione della maggioranza di governo , ma anche la scansione più netta e più precisa della sua identità di destra all'interno della coalizione. Fare correntini o correntoni - sottolinea Gasparri - su posizioni interne diversificate, i più liberali e i più sociali che si uniscono solo per ragioni di potere interno, mi sembra un evento impossibile, smentito da molti esponenti del mio partito e quindi mi sembra che anche la logica porti ad escludere una corrente che unisca chi la pensa all'opposto solo per fare la guerra al coordinatore. Sarebbe talmente poco serio...». Gasparri ritiene sia importante invece «superare una logica di correntismo esasperato perchè gli elettori esigono serietà dai partiti di centrodestra e soprattutto da An, partito di passione , di militanza e di presenza». «Credo che da questo punto di vista - conclude - ci sia invece da guardarsi intorno a 360 gradi e, ad esempio, mi auguro che gi… a partire da settembre An su una serie di temi specifici possa, in un incontro ufficiale con il Partito Radicale, verificare ipotesi di convergenza , nell'autonomia della propria storia e della propria identità. Insieme dobbiamo parlare di politica e di cose da fare».