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Telekom Serbia, ora Trantino annuncia il silenzio stampa

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Come riporta il «Velino» la sua decisione nasce dalla speranza di «non voler fornire alibi a interpretazioni interessate e a volte distorte. A meno che non si tratti di intollerabili provocazioni». Fra le sue ultime dichiarazioni, Trantino ha detto che per ora la commissione ha in mano «un racconto» e, «se non troviamo i riscontri alle dichiarazioni di Marini, non si va da nessuna parte». Alla domanda se si sia aggravata, dopo l'ultima audizione del supertestimone Igor Marini, la posizione di Romano Prodi, Lamberto Dini e Piero Fassino, il presideente della commissione parlamentare d'inchiesta risponde: «Per il momento no. Tutto dipende dai riscontri che si troveranno nelle carte del testimone, che non potremo esaminare prima che ci vengano trasmesse. Se ne riparlerà tra un mese almeno». Da parte sua, il deputato di FI Carlo Taormina, membro della commissione Telekom Serbia, dichiara che il presidente Trantino «sarà difeso a oltranza», ma deve rilanciare «la funzione della commissione, convocandola immediatamente per determinare l'urgente acquisizione di riscontri onde tappare la bocca a chi non conosce la gravità delle affermazioni rese da Igor Marini e coperte da segreto». Taormina fa notare al presidente di «cadere in troppe contraddizioni, tra marce avanti e marce indietro». «Accusandolo di aver difeso Nitto Santapaola e di aver chiamato in commissione un suo affine, l'opposizione ha intimidito il presidente della commissione Telekom Serbia Trantino, e lo ha costretto a rilasciare interviste facendo macchina indietro - dice Taormina -. Non è un buon fatto istituzionale, quello realizzato dalla sinistra, ma non è nulla di diverso dalla devastazione degli interessi del Paese e delle istituzioni, attuata con fredda determinazione in questi due anni di governo del centrodestra». «Dopo aver attaccato me ed essendosi scontrata con la mia determinazione, nonostante sia stato lasciato solo da Trantino, il quale tra marce avanti e marce indietro, cade in troppe contraddizioni - aggiunge l'esponente di FI - la sinistra lo attacca perché punta alle sue dimissioni e all'abbattimento della commissione Telekom Serbia, come è dimostrato dal senatore Manzella, il quale con le sue originali tesi mostra di aver perso il contatto con quel diritto costituzionale con il quale dovrebbe avere qualche dimestichezza». Intanto, spunta un nuovo dossier sul caso Telekom Serbia. Si tratta di carte scottanti, documenti, che a una prima lettura, sembrano essere pienamente coerenti con le dichiarazioni rese dal superteste Igor Marini. Il rapporto, 200 pagine, è stato consegnato da Antonio Volpe, l'ultimo personaggio entrato in scena nella vicenda, lo scorso 31 luglio al presidente della commissione, Enzo Trantino.

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