SILVIO Berlusconi è da ieri ufficialmente in vacanza: lunedì sera è tornato in Sardegna per trascorrere ...
In realtà per lui le vacanze non esistono, dal momento che non stacca mai la spina con Palazzo Chigi e con il lavoro di premier: da via del Plebiscito sono usciti, insieme a lui, tre scatoloni enormi di carte, documentazione e dossier ministeriali. Nella villa blindatissima che si affaccia sul Golfo di Marinella, Berlusconi tiene un filo diretto con i sottosegretari alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta e Paolo Bonaiuti, e i ministri Tremonti, Lunardi e Pisanu, con cui sta lavorando per preparare la finanziaria, completare il piano delle grandi opere e approfondendo la questione sicurezza e il tema immigrazione. Tra i contenuti sembra sempre più prendere corpo l'ipotesi di un condono edilizio. Nell'agenda di lavoro del premier c'è una scritta in grassetto, riguarda le riforme istituzionali e la giustizia. Sono quattro i cardini di questa riforma che confluirà in un ddl «omnibus»: il premierato (con più poteri al premier), la corte costituzionale regionale (6 membri su 15 saranno scelti dalle Regioni), il Senato federale e la devolution. Nell'ambito delle riforme istituzionali si lavora anche all'ipotesi di una riduzione del numero dei parlamentari (ma lo stesso premier non è molto convinto che deputati e senatori decidano di «decapitarsi»). Per la ripresa autunnale un posto d'onore l'ha sicuramente la questione giustizia legata alla istituzione della commissione d'inchiesta sull'uso politico della giustizia a tenere banco. Per Berlusconi la commissione si farà e sarà il Parlamento a pronunciarsi. Perché la malagiustizia c'è e deve essere estirpata dal corpo dello Stato prima che sia troppo tardi.