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«Importiamo il Ppe da FI alla Margherita»

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Bruno Tabacci rilancia. Il presidente della commissione Attività Produttive della Camera insiste e propone l'unificazione di tutti gli esponenti che si richiamano al popolarismo. Presidente, c'è un gran fermento al centro, sia nelle fila dell'Ulivo che della Casa delle Libertà. Che cosa accade? «Non mi sembra accada nulla di particolare. Nella coalizione che sostiene il governo ci sono dei problemi legati all'attività dell'esecutivo. Dalla giustizia alla devolution, dall'economia ai rapporti con gli alleati. Non mi sembra di vedere cose straordinarie, sono tutte questioni che abbiamo sollevato in questi mesi». Dalla Sardegna alla Calabria, all'Abruzzo. Sembra che i centristi sono in movimento dappertutto, soprattutto negli enti locali... «Preferisco non esprimermi sulle realtà locali, non ho una conoscenza così approfondita. Sono in Sardegna, ma solo per qualche giorno di vacanza». Anche a livello nazionale, tuttavia, sembra esserci un gran fermento. Che cos'è? Solo febbre da elezioni Europee? «Per le elezioni Europee la nostra proposta è chiara: una lista unica dei Popolari». Di quali Popolari? «Di tutti coloro che sono aderenti al Partito Popolare Europeo». Da Forza Italia all'Udeur? «Tutti coloro che fanno parte del Ppe». Anche parte della Margherita? «Tutti. Fanno parte del Ppe Forza Italia, l'Udc, l'Udeur e anche parte della Margherita. Noi proponiamo di fare tutti assieme un'unica lista». Ma Berlusconi lavora per una lista unica della Casa delle Libertà. È un'idea diversa? «Non mi risulta si lavori a questa lista della Casa della Libertà. Berlusconi vuole una lista Forza Italia-Udc. Ora, non c'è dubbio che i due partiti si debbano avvicinare sempre più. Ma dico che bisogna andare oltre. Non capisco per quale motivo facciamo parte dello stesso gruppo a Strasburgo e invece dobbiamo essere divisi, addirittura in due schieramenti opposti, in Italia». E lei crede ancora realizzabile questa ipotesi? «Vedo che ci sono delle resistenze, ad oggi mi sembra di difficile realizzazione». Ma le elezioni Europee ci sono tra un anno... «Certo, in un anno possono accadere molte cose. A sinistra c'è chi vuole esportare l'Ulivo in Europa. Penso che invece noi dovremmo compiere il processo inverso». Importare il bipolarismo europeo: di qua i Popolari, di là i Socialisti? «La lista di coloro che si richiamano alla tradizione del popolarismo europeo potrebbe essere un passo importante, credo per molti versi necessario». F. D. O.

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