PROPOSTA BIPARTISAN AL BUNDESTAG
Germania, i genitori votino per i figli minori
E, per dare maggiore peso elettorale alle famiglie con prole, 40 deputati tedeschi, appartenenti a tutti i partiti rappresentati in Parlamento, hanno formulato una proposta di modifica costituzionale, che verrà esaminata dal Bundestag alla sua riapertura dopo le vacanze estive, in quanto le firme già raccolte superano di parecchio le 31 richieste per legge. I sostenitori di questa iniziativa, appoggiata anche dall'ex presidente della Repubblica, Roman Herzog (Cdu) e dall'autorevole costituzionalista Paul Kirchhof, contano tra le proprie file personaggi politici di spicco, come il presidente del Bundestag, Wolfgang Thierse, il suo vice Antje Vollmer (Verdi), il cristiano-democratico Rainer Eppelmann e i liberali Hermann Otto Solms e Klaus Haupt. «Wahlrecht ab Geburt», diritto di voto fin dalla nascita, è il titolo della proposta di modifica costituzionale, che chiede di estendere dai neonati fino ai ragazzi che non hanno ancora compiuto 18 anni, mediante una delega esercitata da uno dei due genitori, il diritto di esprimere il proprio voto. Se la proposta in questione verrà approvata dal Parlamento, il corpo elettorale tedesco subirà di colpo un aumento di 14 milioni di votanti, in aggiunta agli attuali 61 milioni di aventi diritto, su una popolazione complessiva di poco superiore agli 82 milioni. La richiesta di estendere il diritto di voto ad ogni cittadino fin dalla nascita è motivata da un criterio di giustizia sociale, dal momento che in Germania già nel 1997 il numero di persone di età superiore a 59 anni ha oltrepassato quello dei cittadini al di sotto dei 20 anni. «La società tedesca sta invecchiando sempre di più - sostengono gli iniziatori della proposta - per questo è necessario attribuire una rappresentanza adeguata anche ai minori e ai loro genitori». Favorevole alla proposta si è dichiarato anche il ministro per la Famiglia, Renate Schmidt.