Vendite giudiziarie, gli immobili andranno on line
Gli immobili oggetto delle vendite giudiziarie vanno on-line. Andranno in soffitta, infatti, le vecchie, lunghissime ed onerose procedure di aggiudicazione degli immobili provenienti da sequestri e fallimenti. Il comitato dei Ministri per la Società della Informazione, presieduto da Lucio Stanca, nell' ambito di una serie di iniziative per introdurre l' innovazione digitale nel Paese, ha approvato un progetto che rivoluzionerà lo svolgimento delle vendite giudiziarie degli immobili. L' iniziativa ha un fabbisogno finanziario di 15,5 milioni di Euro in tre anni, di cui 6 necessari per il prototipo. «Senza modificare le norme vigenti - ha detto Lucio Stanca, ministro per l' Innovazione e le Tecnologie - si introduce una semplificazione delle procedure operative, si estende e si sistematizza la comunicazione on-line e, soprattutto, si facilita la partecipazione dei cittadini alle aste». Sfruttando le esperienze sperimentali realizzate sinora in alcuni Tribunali Civili (Monza, Bologna, Salerno, Palermo e Trieste), ha spiegato il ministro, il progetto realizza una serie di significativi vantaggi, come una riduzione dei tempi delle procedure esecutive, portandoli da una media attuale di 5 anni e mezzo a meno di 2 anni e mezzo. Contestualmente ci sarà un aumento del prezzo di vendita degli immobili: sinora penalizzati dai tempi lunghi, i realizzi delle collocazioni si sono infatti attestati sinora tra il 60 e l' 80% del valore di mercato; con le nuove procedure si passerà all' 80-90%, avvicinando così notevolmente il prezzo a quello reale. Vantaggi anche per i costi che le lungaggini adesso comportano per il sistema bancario: si calcola che ora l' onere di 1,7 miliardi di euro annui (mezzo miliardo di euro per oneri finanziari; 600 milioni per crediti non recuperati e altrettanti per costi di gestione del credito) dovrebbe scendere a 600 milioni euro, ossia si ridurrà di quasi due terzi. Parallelamente l' introduzione delle vendite giudiziarie on-line degli immobili determinerà un alleggerimento degli adempimenti per il personale dei Tribunali. Sinora sono ben 3 mila le persone incaricate di queste procedure, vale a dire circa il 10% del personale dei Tribunali. È stato calcolato che le risorse necessarie scenderanno da 400 anni/uomo a 150 anni/uomo, migliorando così l' efficienza e la produttività del personale che sarà così disponibile per altri impieghi più utili all'Amministrazione e alla stessa collettività. Nel primo anno il progetto verrà sviluppato e implementato presso 4 Tribunali pilota. Negli anni successivi verrà effettuata la reingenerizzazione del progetto e l'estensione a tutti gli altri tribunali civili d'Italia.