Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

MAZZONI (UDC)

Esplora:
default_image

«Con la forza rischia la Cdl»

  • a
  • a
  • a

Erminia Mazzoni, capogruppo Udc in commissione Affari costituzionali, ribadisce la contrarietà del suo partito alla proposta Bondi. Onorevole, il punto discriminante per voi è sulle indagini in corso. È così? «Certo, il nostro punto di vista lo abbiamo espresso con assoluta chiarezza alla Camera e lo abbiamo documentato con dichiarazioni ed emendamenti. Se Bondi si riferisce a quel testo, così come uscito dalle due commissioni, non possiamo che essere contrari: non è possibile fare una commissione che indaghi sulle indagini». Ma allora perché siete d'accordo con la commissione Telekom Serbia? Anche quella è una commissione che agisce su indagini in corso? «Assolutamente no. L'organismo che lavora sul caso Telekom Serbia intende accertare dei fatti dai quali, forse, possono scaturire elementi utili per la magistratura. I due livelli rimangono distinti». Se si superasse questo punto, se ci fosse insomma nella proposta Bondi un chiaro stop a effettuare azioni su indagini in corso, l'Udc potrebbe rivedere la sua posizione? «Dovremmo vedere il testo. Non possiamo discutere di qualcosa che non esiste ancora. Però, non c'è dubbio che una tale apertura l'accoglieremmo con favore». Onorevole, il portavoce di Forza Italia insiste: andiamo avanti con o senza alleati. Che cosa replica? «Mi auguro che riveda questa posizione». Ma è il partito di maggioranza relativa? «E allora? Se fa una proposta, mi auguro che ne voglia discutere. Se si pensa di fare un'azione di forza... Ecco: se si sommano i numeri si sottrae la coalizione». F. D. O.

Dai blog