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CALDEROLI (LEGA)

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«Via la disciplinare dal Csm»

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Senatore, in che senso non va? «Guardi, esprimo un'opinione personale. Il Consiglio superiore della Magistratura, per la parte disciplinare, proprio non funziona. È un potere che andrebbe tolto al Csm». E chi dovrebbe decidere se i magistrati si comportano bene o male? «Certamente un organo terzo. Ma è una storia troppo lunga, restiamo alla proposta Bondi». Calderoli, lei sembra l'unico d'accordo con il portavoce di Forza Italia? «Non d'accordo. Sono entusiasta». Addirittura? E perché? «Potrei rispondere con la mia esperienza personale. Mi è capitato di tutto». In che senso, scusi? «Sia chiaro: di tutto, ma sempre per reati d'opinione. O comunque per ragioni politiche. Sei della Lega? E te le danno. E dopo ti condannano pure». Come? «Ha capito bene. La polizia mi ha picchiato e poi mi hanno anche condannato per resistenza a pubblico ufficiale. Roba da ridere». Forse Bondi si riferisce ad altro, no? «Non c'è dubbio. Era un esempio. Sono accaduti troppi episodi poco chiari sui quali bisognerebbe fare luce». Ma la commissione sulla giustizia non finirebbe con il sostituirsi al Csm? «La commissione deve accertare la verità. Non deve comminare sanzioni. E poi chi lo ha detto che bisogna per forza condannare qualcuno? Insomma, qualche anno fa abbiamo fatto una commissione d'inchiesta sulla Sanità. I medici hanno detto: prego, accomodatevi pure. Chi ha lavorato bene non ha nulla da temere. Non capisco perché invece i magistrati si ribellano». F. D. O.

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