Pera e Casini all'Ulivo: «Partecipate ai lavori»
«Invitiamo lei e il suo gruppo a valutare l'opportunità di garantire comunque ai lavori della commissione quella partecipazione che, anche in presenza di dissensi, rappresenta il presupposto per un pieno svolgimento del ruolo che compete ad ogni parte e per un concreto esercizio del potere di critica politica»: è il passaggio conclusivo della lettera che Marcello Pera e Pier Ferdinando Casini hanno inviato a Giovanni Kessler, Giampaolo Zancan e Michele Lauria, parlamentari dell'Ulivo e componenti della commissione d'inchiesta Telekom-Serbia che avevano segnalato anomalie procedurali nella attività della commissione. Identico auspicio è contenuto nella lettera che Pera e Casini hanno inviato al presidente della Commissione, Enzo Trantino. A Trantino i presidenti di Senato e Camera avevano chiesto di fornire «ogni elemento di conoscenza utile al fine di predisporre una risposta». E la lettera di risposta di Trantino ai presidenti è stata trasmessa anche ai parlamentari, «ritenendo - sottolineano Pera e Casini - che risponda agli aspetti procedurali delle questioni segnalate». «Per il resto - scrivono Pera e Casini - non spetta ai presidenti delle Camere pronunciarsi, se non per auspicare che si faccia da ogni parte il possibile per assicurare la più ampia partecipazione ai lavori della commissione, nonché il rispetto dei vincoli di riservatezza e il necessario senso di responsabilità in considerazione delle vicende su cui la commissione è chiamata ad indagare». «I presidenti di Camera e Senato hanno apprezzato la nostra correttezza. La risposta data dai garanti del regolamento è in linea con il nostro operato», è la replica del presidente della Commissione Telekom-Serbia, Enzo Trantino di An. Trantino definisce «un errore» la scelta dell'opposizione di non partecipare all'interrogatorio di Igor Marini oggi a Torino: «È sbagliato -afferma- non esserci quando c'è un accertamento di verità, ma non posso leggere con i miei occhiali le intenzioni degli altri. È una linea ideologizzata, ma non non voglio allargare il fosso». «Il mio compito -sottolinea il presidente della commissione Telekom-Serbia- sarà ricucire il rapporto secondo il principio "armonia nella differenza"».