Lo stop di Follini: «Basta polemiche con la Lega»
Una sortita che non è piaciuta agli alleati. È toccato poi al leader dell'Udc, Marco Follini, scendere in campo ed auspicare che si ponga fine al «botta e risposta» tra alleati. Lo ha fatto rivolgendosi ai dirigenti del suo partito che nei giorni scorsi hanno polemizzato più volte con la Lega. Questo «gioco perverso», ha avvertito, è «inutile e distruttivo» e senz'altro i cittadini sapranno apprezzare «certi silenzi più di certe parole». Basta con le polemiche, quindi, almeno fino alla festa di Fiuggi dell'Udc, quando si potrà discutere del futuro del partito e dell'alleanza. L'appello di Follini è stato apprezzato da molti esponenti della maggioranza. «Parole sagge e responsabili» ha commentato il ministro Carlo Giovanardi. Un invito senz'altro «opportuno» per il sottosegretario all'Ambiente, Antonio Martusciello, di Forza Italia. È d'accordo anche il leghista Roberto Calderoli perchè bisogna «ristabilire un clima migliore». Calderoli non ha però potuto fare a meno di ricordare che anche Follini «ha brillato per qualche frasetta un pò pepata». Tra gli alleati comunque la tensione è sempre alta. E c'è chi, come il vicepresidente della Camera Publio Fiori (An) guarda lontano ed invita a «prepararsi per nuove alleanze, escludendo la Lega e ripartendo dal centro». An polemizza anche con l'Udc, che vuole modificare il ddl Gasparri sul riordino del sistema tv. Su questo provvedimento, chiede il capogruppo dei centristi, Luca Volontè, bisogna «riflettere» per recepire il messaggio di Ciampi sul pluralismo radiotelevisivo. Ma il coordinatore di An, Mario Landolfi, invita l'Udc a «non accodarsi all'Ulivo» perché potrebbe fare il gioco dell'opposizione che «da sempre non ha interesse a regolamenntare la materia». Se Berlusconi ha il conflitto di interessi, avverte Landolfi, «la sinistra ha interesse al conflitto. Non vorrei che anche nella maggioranza qualcuno coltivi la stessa passione dell'opposizione». Da parte sua, il leghista Giancarlo Pagliarini respinge i tentativi di demonizzazione delle tesi leghiste anche perché «la concorrenza in politica è positiva e libera risorse». «I temi politici della Lega, che vengono così duramente contestati - sostiene - debbono, invece, essere discussi per verificarne la validità». L'appello di Follini per uno stop al «botta e risposta» con gli alleati è, per il senatore dell'Udc Maurizio Ronconi, «opportuna e tempestiva» e «tende a ricondurre anche i comportamenti e i toni usati dall'Udc ad una maggiore moderazione, che è sempre segno di saggezza oltre che di sagacia politica». «D'altra parte - continua - questo è il modo di comportarsi dei democratici cristiani». Anche il deputato dell'Udc Gianfranco Rotondi plaude allo stop di Marco Follini alle polemiche interne alla coalizione. «È un bel gesto - afferma - fermare il gioco perverso del botta e risposta con la Lega e con gli altri alleati». «Diciamo - aggiunge Rotondi - che il segretario dimostra di essere il segretario di tutti, come lo abbiamo votato al congresso. Alcuni di noi cominciavano a nutrire un disagio ben oltre il livello di guardia. Ma queste sue parole sono una boccata d'ossigeno». Intanto, in un editoriale sul quotidiano del Cdu «Democrazia cristiana», il parlamentare dell'Udc Emerenzio Barbieri, dopo aver chiesto al suo partito di creare un asse preferenziale con Forza Italia in vista delle Europee, paventa il rischio di una scissione dello scudocrociato.