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«Bossi? Può proporre, non imporre È come un figlio, serve un ceffone»

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Non replico, preferirei che si cominciasse a parlare di contenuti». Il portavoce di An, Mario Landolfi, fa finta di non sentire le ultime polemiche nella CdL. Onorevole, Berlusconi dice della Lega: è come il vecchio nonno... Condivide? «Mettiamola così. Berlusconi è il papà che lavora all'estero, An è come la mamma che porta avanti la casa a prezzo di grandi sacrifici, l'Udc è come la suocera un po' brontolona ma saggia. La Lega è come il figlio un po' scapestrato che ha tutto e chiede ancora di più e al quale, ogni tanto, un metaforico ceffone non farebbe male». Ma Berlusconi sostiene che la litigiosità di questi ultimi tempi non ha intaccato il governo che continua a lavorare e produrre. È d'accordo? «Se lo dice Berlusconi... Ma il premier sbaglia se pensa che il governo sia avulso dalla maggioranza parlamentare. Se ci sono state turbolenze, bisognerà chiedersi perché sono avvenute». Fini ha chiesto di mettere la Lega nell'angolo. Senza successo visto che il Carroccio continua ad alzare i toni.. «Penso sia esattamente il contrario. Fini ha detto che bisogna considerare la Lega per il peso politico che ha, non oltre. Ed è esattamente quello che sta accadendo. Il presidente di An ha anche spiegato che altrimenti, la porta è aperta. Qualche nervosismo di troppo di qualche esponente del Carroccio dimostra che Fini ha esattamente colpito nel segno». Gli uomini di Bossi prendono di mira anche gli esponenti della destra, è per voi il prezzo da pagare? «Un partito che non ha responsabilità nazionale non può scrivere l'agenda politica del Paese e del governo, non può dirci cosa dobbiamo fare e soprattutto cosa non dobbiamo fare. Insomma: la Lega può proporre, ma non imporre». Che agosto sarà? Devastante? «Spero riposante, avremo un settembre molto impegnativo. Concentriamoci su quello». Be', il premier vuol rilanciare su tutte le riforme. Sarà una ripresa dura? «Abbiamo tre grandi priorità». Quali? «La Finanziaria, il maxi disegno di legge sulle riforme istituzionali, la conferenza intergorvernativa che sancirà la nascita a tutti gli effetti della Costituzione europea. Quest'ultimo appuntamento è particolarmente importante per noi visto che il nostro leader ha contribuito moltissimo alla stesura della Carta». Che Finanziaria sarà? Tutta tagli e risparmi? «Sarà una Finanziaria di rigore sì, ma anche di sviluppo e che interverrà sulle riforme strutturali». Strutturali? Le pensioni? «Sulle pensioni abbiamo già detto che si può intervenire ma solo con un chiaro confronto con le parti sociali». Con le quali il confronto è sempre più in salita. «Attendiamo da loro la disponibilità al dialogo non indisponibilità da pregiudizi». Ma c'è già un accordo Maroni-Tremonti... «Ne è sicuro? Non mi risulta. I due ministri stanno lavorando su ipotesi e abbiamo detto di no alla parificazione pubblico-privato. Tutto qua, non vado oltre perché non sono solito commentare le ipotesi di lavoro». Si farà il condono edilizio? «Non commento le ipotesi, si figuri le illazioni». Settembre sarà un mese di fuoco anche per An. Ripartirà lo scontro? «Il partito ha ora un coordinatore, l'onorevole Ignazio La Russa, che ha mobilitato le articolazioni periferiche anche ad agosto. An sarà senz'altro più vivace». Sarà di nuovo scontro sul capogruppo alla Camera? «Spero che ci sia un ampio confronto e che alla fine si decida in un clima unitario». Che fa? L'ermetico? È candidato o no a fare il capogruppo? «Siamo tanti, circa cento, Ognuno di noi ha i numeri per aspirare a tale prestigioso ruolo». F. D. O.

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