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Berlusconi: «Sono quasi tedesco»

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Le relazioni fra Roma e Berlino «non potrebbero essere migliori» di quanto siano ora, ha affermato il Presidente del consiglio italiano in una intervista concessa al tabloid tedesco Bild che verrà pubblicata oggi. Berlusconi ha inoltre smentito le voci di eventuali divergenze fra lui e il Cancelliere tedesco, Gerhard Schroeder, che il mese scorso aveva cancellato le sue vacanze in Italia in seguito alle dichiarazioni provocatorie del sottosegretario alle Attività produttive, Stefano Stefani, poi per questo costretto a lasciare il suo incarico di governo. «In Italia - ha detto Berlusconi - sono considerato per via della mia passione per il lavoro quasi un tedesco, ciò anche perchè sono originario di Milano, la città dove si lavora di piu». E a chi - ha aggiunto - una volta gli chiese quale fosse la formula del suo successo, egli rispose: «Lavorare, lavorare, lavorare. Quindi io sono quasi un tedesco». Al tempo stesso, ha sottolineato Berlusconi, egli riunisce in sè tutte le buone qualità degli italiani, in particolare «il dono della fantasia». Nell'intervista - della quale la Bild ha diffuso una anticipazione - Silvio Berlusconi ha quindi sottolineato l'influsso esercitato su di lui dalla cultura tedesca. Anche se ha ammesso di non aver letto più un romanzo negli ultimi 20 anni. Il presidente del consiglio si è anche riferito ai prossimi mondiali di calcio del 2006 in Germania, prevedendo un torneo non facile per l'Italia. «Sarà molto difficile battere la Germania a casa sua». «Questo trattato - ha sottolineato il presidente del consiglio - deve dare all'Unione europea sicurezza, crescita economica e una identità politica». Berlusconi ha lamentato al tempo stesso il fatto che l'Europa non sia riuscita finora a trovare «una voce comune» su tutta una serie di problematiche. Il premier ha detto che durante la presidenza di turno italiana dell'Unione Europea, incentrerà il suo lavoro nella definizione di una costituzione europea: «Questo è l'obiettivo più importante della mia presidenza», ha affermato.

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