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«Il presidente Bolognesi con ex terrorista rosso»

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Dal pulpito della commemorazione del ventitreesimo anniversario dell'orrendo eccidio alla stazione bolognese si scaglia contro i poteri occulti che hanno depistato le indagini sul massacro messo in atto da terroristi neri (ma la coppia Mambro-Fioravanti ha sempre negato tale responsabilità pur ammettendo altri nefandi delitti) ma in altre occasioni non manca di trovarsi fianco e fianco di presunti terroristi rossi. La denuncia viene da un gruppo di 39 deputati di Alleanza nazionale i quali in una lettera inviata al premier Berlusconi hanno evidenziato il grave episodio che ha visto protagonista Paolo Bolognesi a Piacenza il 21 febbraio scorso. Ebbene, in occasione del convegno «Dalla stagione delle stragi alla nuova destra eversiva» - denunciano i parlamentari di An - Paolo Bolognesi è stato relatore insieme a un certo Saverio Ferrari. Il quale altro non è che il medesimo imputato durante il processo Sergio Ramelli (un ragazzo di destra ucciso a sprangate a Milano) riconosciuto colpevole di un assalto a un bar in cui un cliente fu lasciato in fin di vita (a tutt'oggi è ancora invalido) sia di essere parte integrante di un gruppo dell'ultrasinistra che schedava gli avversari politici. E gli assassini del giovane Ramelli usarono proprio le schede prodotte da Ferrari e compagni come da atti del processo. «Come parlamentari della Repubblica italiana - scrivono i 39 deputati di An al presidente del Consiglio Berlusconi - le chiediamo quale credibilità possa avere il signor Bolognesi che in qualità di presidente di un'associazione che dovrebbe difendere le vittime del terrorismo, partecipa a convegni con persone che dei teroristi furono complici?». «Auspichiamo - concludono i parlementari - nell'interesse di chi vuole realmente combattere il terrorismo e non farne una professione, che il presidente Bolognesi non venga più invitato ad alcun atto ufficiale del governo fino a quando non avrà chiarito il grave atto di cui si è reso protagonista».

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