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C'è sintonia tra Rutelli e Fassino ma il Correntone mette i paletti

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L'operazione listone proposta da Romano Prodi alle forze del centrosinistra appare difficile, forse impossibile, e non solo per l'ostilità al progetto di Pdci, verdi e Udeur. Ieri il leader della Margherita e quello dei Ds ne hanno parlato per quasi tre ore, nella sede della Quercia di via Nazionale, insieme agli stati maggiori dei rispettivi partiti. Sia Rutelli che Fassino nei giorni scorsi erano andati a trovare Prodi nella casa in Maremma dove sta trascorrendo le vacanze, e Rutelli ha anche consultato gli altri alleati, compreso Antonio Di Pietro, prima del faccia a faccia di ieri con i diessini. Ma, nonostante queste iniziative il progetto non sembra aver fatto molti passi avanti. «C'è piena sintonia tra noi nel valutare positivamente la sollecitazione che è venuta da Romano Prodi, e siamo impegnati a dare uno sbocco concreto alla proposta», ha detto Fassino. «Lavoreremo insieme», ha assicurato, «per verificare con le altre forze politiche dell'alleanza di centrosinistra e dell'Ulivo in che modo riuscire concretamente a costruire le condizioni affinchè l'Ulivo possa presentarsi unito». «Abbiamo concordato di impegnarci per dare la più concreta, positiva realizzazione ad una lista unitaria dell'Ulivo per le Europee del 2004 che coinvolga al massimo le forze dell'Ulivo», ha confermato Rutelli, ammettendo però di considerare l'idea di Prodi «una sfida», «una grande prova di forza e di unità». Il leader della Margherita ha quindi spiegato che i colloqui di questi giorni sono stati positivi e che nessuna tra le forze politiche incontrate «ha negato la qualità e la validità delle proposta di Prodi», anche quelle che avevano già deciso di presentarsi da sole alle elezioni. «È cominciato qualcosa di nuovo, un processo destinato ad andare avanti», ha detto Rutelli annunciando che lo porterà avanti nella Margherita e nella coalizione, «sapendo che occorre un dibattito serio e una discussione politica e culturale di prima grandezza». «Non ci faremo fermare dai veti o da alcune posizioni critiche, non è in ballo la possibilità di un partito unico, ma una lista unitaria per l'Europa», ha precisato. Per la verità nell'Ulivo ci sono perplessità, indecisioni, spaccature. All'idea di Prodi sono contrari la sinistra ds e parte della Margherita. E, come subordinata alla lista unica di tutto l'Ulivo c'è l'ipotesi di aggregare soltanto Ds, Margherita e Sdi, visto che gli altri non ci stanno. «La minoranza Ds ha espresso una posizione critica sull'ipotesi di stringere l'Ulivo e di muoversi verso una lista unica che alluda a un partito unico di una parte della coalizione». Così, infatti, Fabio Mussi boccia il progetto di lista 'unitarià tra i riformisti dell'Ulivo, Ds, Margherita e Sdi, alle prossime europee. «Ho letto interviste e dichiarazioni, conosco questi metodi pericolosi - spiega il coordinatore del Correntone Ds -. Credo che alla ripresa sarebbe saggio che la discussione venga portata nelle sedi formali, in cui rendere chiara la natura del contendere e chiare, con una assunzione di responsabilità, le decisioni da assumere».

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