Affare Mitrokhin sinistra all'attacco della commissione
Sia la Margherita che il Pdci sostengono che la vita dell'organismo bicamerale non deve essere prorogata. Il senatore Guzzanti (FI), presidente della commissione, è invece di opinione opposta. L'Ulivo ha ribadito la sua contrarietà alla proroga della commissione che, costituita il 16 luglio 2002, dovrebbe essere rinnovata in questi giorni, e ha puntato il dito contro Guzzanti definendolo un presidente inadeguato. Il capogruppo della Margherita Castagnetti sulla pubblicazione di documenti sulla vicenda Mitrokhin da parte de «Il Giornale», di cui cui Guzzanti è vicedirettore, ha detto: «Non siamo ancora riusciti a capire se è Guzzanti che passa notizie a "Il Giornale" oppure se è il quotidiano che dà documenti al suo vicedirettore». Per il segretario dei Comunisti italiani, Oliviero Diliberto, «non vi è alcuna ragione seria per prorogare la commissione Mitrokhin». «Abbiamo alle spalle - osserva Diliberto - in un articolo che sarà pubblicato sul prossimo numero de "La Rinascita", settimanale del Pdci - un anno di lavoro che non ha prodotto alcun risultato. Nè avrebbe potuto produrlo. Si è voluta una commissione che aveva due soli, chiari obiettivi. Il primo è rappresentato dai governi di centrosinistra, segnatamente da quello di Prodi: e non importa se, per far quello, si è scelto di delegittimare anche i nostri servizi. Il secondo è quello di dimostrare che i comunisti italiani sarebbero stati spie al soldo non già di una potenza straniera, ma addirittura di un servizio segreto straniero». «Si è tuttavia accuratamente evitato - sottolinea Diliberto - di indagare sui nomi di esponenti noti della destra, presenti nel dossier». Intanto, l'opposizione nel corso della riunione dei presidenti di gruppo alla Camera, ha ribadito il no al rinnovo della commissione Mitrokhin, guidata da un presidente non imparziale che la usa per alimentare la polemica politica. L'opposizione ha ribadito il veto alla proroga del mandato alla commissione ed è tornata a criticare il presidente Corrado Guzzanti protagonista tra l'altro, come ha riferito il capogruppo della Margherita Pierluigi Castagnetti, di un'intervista «molto grave» pubblicata domenica scorsa dalla «Padania». «Non si possono tenere aperte certe commissioni di inchiesta, senza un mandato preciso e un termine temporale. Altrimenti - ha commentato - non c'è dubbio che il lavoro viene portato avanti solo per alimentare la polemica politica». Ma ecco la replica di Paolo Guzzanti, senatore di FI e presidente dell'organismo bicamerale: la commissione Mitrokhin «è stata incaricata dal Parlamento di compiere un'inchiesta su una serie di punti che riguardano 50 anni di storia italiana, non solo sul dossier. Poichè la Commissione è stata istituita per la durata di un anno, ma ha un compito per il quale non ne basterebbero dieci, credo che sia necessario altro tempo. Il mandato della Commissione è chiaro, è stabilito dalla legge istitutiva». «Sarebbe poi ridicolo - continua Guzzanti - se si decidesse di chiudere la commissione prima ancora che la magistratura abbia terminato la propria inchiesta». Per Enzo Fragalà, deputato di An e membro della commissione presieduta da Paolo Guzzanti, è «questione di ore e la sterile polemica della sinistra sulla proroga della commissione Mitrokhin sarà solo un ricordo». «Le reazioni isteriche dell'opposizione e le loro risibili argomentazioni - afferma - non fanno altro che dimostrare la validità dell'attività di indagine della commissione bicamerale». «La sinistra è nervosa - aggiunge - perché in mesi di serrata inchiesta sono emerse incongruenze, irritualità e gravi omissioni da parte dei vertici del Sismi durante i governi dell'Ulivo e notizie di importanza dirompente sugli anni della guerr