Boccassini-Colombo l'inchiesta continua
Il procuratore di Brescia Tarquini ha avanzatro nove richieste precise per conoscere il contenuto del fascicolo secretato. Il deputato di Forza Italia Cesare Previti (anche lui imputato nei due processi), che ha più volte intrapreso per conoscere i contenuti della documentazione in possesso dei magistrati milanesi, preferisce non commentare. Ma assicura che farà valere i suoi diritti. «Prendo atto dell'iniziativa della Procura di Brescia - afferma il parlamentare - e non ho nulla da dichiarare. Il mio punto di vista è stato ampiamente illustrato nei vari esposti dei mesi scorsi che sono disponibili sul sito Internet arricchiti degli allegati. Interverrò nel procedimento in corso per fare valere i miei diritti di parte lesa attraverso le memorie e le deduzioni a cura dei miei avvocati». E nella memoria depositata due giorni fa dai difensori di Previti, Giorgio Perroni e Alessandro Sammarco, tra le varie richieste contenute vi è anche quella di sospendere dalla professione Boccassini e Colombo. E Niccolò Ghedini, parlamentare di Forza Italia e difensore di Silvio Berlusconi, «prende atto delle attività d'indagine esperite dalla procura di Brescia»: «Sono richieste interessanti da un punto di vista investigativo. Valuterà Brescia le risposte che riceverà per gli atti successivi», «Penso che finalmente un magistrato vuol fare chiarezza sulla situazione, da che parte sta la verità e se effettivamente ci sono state disattenzioni, o una volontà di mancanza di trasparenza nell'azione giudiziaria», commenta il responsabile Giustizia di Forza Italia Giuseppe Gargani, che aggiunge: «Anche alla luce di queste richieste, penso che la decisione di ieri del Csm sia grave, abnorme, anomala e che non avrebbe mai duvuto essere presa» (il Csm giovedì ha dichiarato la «legittimità del segreto investigativo» sul fasciolo chiesto da Previti). Giacomo Borrione, presidente di quel Comitato Nazionale per la Giustizia che ha presentato un esposto a Brescia da quale è scaturita l'inchiesta sottolinea che nella sua denuncia c'era anche la richiesta di sequestro del fascicolo 9520/95: «La procura bresciana, evidentemente, sta agendo in funzione», aggiunge Borrione. «Presentando questo esposto - afferma il presentatore dell'esposto -, che avrebbe dovuto essere fatto anche da altri abbiamo svolto il nostro ruolo di Comitato Nazionale per la Giustizia. Fatto questo, però, le indagini spettano alla magistratura bresciana. Il mio è solo un interesse di giustizia». Di tutt'altro avviso Anna Finocchiaro, ex magistrato e oggi responsabile giustizia dei Ds, la quale dice: «Non è mia abitudine interferire sull'attività giurisdizionale di alcuna Procura della Repubblica di questo paese. Questa è una abitudine che lascio alla maggioranza».