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7.000 posti, soprattutto tra polizia e ricerca Entreranno i vincitori dei concorsi del 2000 e 2001. Soddisfatti i sindacati: si rinnovano i Ministeri

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000nuove assunzioni nel pubblico impiego. I nuovi assunti saranno soprattutto destinati a rinforzare le schiere delle forze dell'ordine con 5.601 contratti nel settore sicurezza. Ne ha dato notizia il ministro della Funzione pubblica, Mazzella, precisando che le restanti assunzioni saranno nei ministeri (circa 900), negli enti pubblici economici (178), negli enti di ricerca (119) e nelle Università (170). Il ministro ha espresso soddisfazioni per la decisione del Consiglio dei ministri. «Finalmente dopo due anni - ha detto - potranno essere assunti nelle amministrazioni dello Stato quei vincitori dei concorsi degli anni 2000-2001 che erano in attesa. Nonostante il blocco delle assunzioni la Finanziaria ha stabilito una speciale deroga per l'ammissione in servizio di personale addetto a compiti connessi alla sicurezza pubblica, alla difesa nazionale, agli impegni internazionali, al settore della giustizia e della ricerca scientifica e tecnologica». Dal canto suo il ministero dell'istruzione ha sottolineato che per le assunzioni di docenti universitari e ricercatori lo schema di Dpcm approvato ieri prevede l'assunzione in deroga di 119 ricercatori, per un costo complessivo di 6 milioni 420 milioni di euro, e di 170 professori universitari, per un costo di otto milioni di euro. È stata poi finanziata una sessione riservata di esami per il conseguimento dell'abilitazione o dell'idoneità all'insegnamento nella scuola materna, elementare e negli istituti e scuole di istruzione secondaria e artistica. Le risorse messe a disposizione con il decreto-legge sono pari a 34,1 milioni di euro per il 2003 e a 19,3 milioni di euro per il 2004, per complessivi 53 milioni e 400 mila euro. Tali risorse consentiranno di corrispondere i compensi dovuti a tutti i componenti delle commissioni delle abilitazioni riservate, cosa finora impossibile data l'insufficienza degli stanziamenti finora previsti. Il responsabile di An per i settori scuola e università, sen. Giuseppe Valditara (An) ha espresso «grande soddisfazione» per lo sblocco delle assunzioni dei docenti universitari. «Le risorse stanziate attualmente - dice - coprono in pieno i costi per 170 assunzioni. Tuttavia, poiché molti dei ricercatori e professori sono già negli organici delle Università, i costi stimati - afferma - saranno in realtà inferiori e il numero delle assunzioni complessive, potrà di fatto essere sensibilmente superiore». La decisione del Consiglio dei Ministri di deliberare «finalmente», nuove assunzioni nella pubblica amministrazione «è senz'altro positiva». È il segretario confederale della Uil, Antonio Foccillo, ad esprimere soddisfazione per l'approvazione del Cdm delle 7.000 assunzioni in attesa dopo i concorsi del 2000-2001. Questa, sottolinea il sindacalista, «se pure ancora limitata e parziale, è una strada da intraprendere per rendere l'Amministrazione pubblica in grado di garantire efficienza e funzionalità». Da sempre, aggiunge, «la Uil sostiene che senza investimenti in risorse umane, tecnologia e professionalità il servizio pubblico si depaupera della sua capacità produttiva». Anche per questo «è necessario puntare, oltre che a nuovi processi formativi per migliorare i livelli professionali, anche ad assunzioni di giovani, non solo per avviare a nuova occupazione, ma anche per facilitare l'entrata nel pubblico di nuove energie in quanto l'età media dei dipendenti rischia di diventare sempre più alta».

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