«NEL 2004 ci saranno altre manovre di condono».
Quali saranno gli interventi, afferma il vice ministro dell'Economia, Mario Baldassarri, è presto per dirlo. «Non so - afferma - se c'è bisogno o non c'è bisogno, se è opportuno o non è opportuno» un condono edilizio ma, se ci sarà, si farà particolare attenzione alla tutela dell'ambiente. Prima di decidere qualunque intervento, sottolinea Baldassarri che ha parlato a margine della festa del Secolo d'Italia (il quotidiano di An) che si sta svolgendo a Rieti, «occorre valutare attentamente qual è l'effetto nel 2004 dei condoni fatti nel 2003». Prima di tutto bisogna fare i conti e «vedere cosa resta da coprire». Solo dopo si potrà decidere se intervenire attraverso le cartolarizzazioni o altri strumenti. Ma sui condoni arrivano le critiche della Corte dei Conti che ritiene che le entrate fiscali sono a rischio e questo anche per effetto delle sanatorie. «Pur essendoci sicuramente ancora spazio per altri progressi in termini di adempimento spontaneo - spiega la magistratura contabile - gli esiti finali di gettito sono, com'è ovvio, largamente incerti, sia nelle dimensioni, sia nei tempi di concretizzazione». Questo anche a causa dei condoni: «Resta peraltro da valutare - si spiega - anche l'influenza che sul comportamento dei contribuenti meno osservanti è destinato ad avere il protrarsi e l'allargarsi delle numerose alternative e complementari possibilità di sanatorie e condono». E anche l'Isae, ha avanzato dei dubbi sui condoni, ma di natura contabile: «Alcuni dubbi potrebbero sorgere con riferimento alla possibilità di registrare nel 2004 parte dei proventi attesi dai provvedimenti di condono e dalle altre sanatorie fiscali. In base al criterio della competenza economica fissato dal Sec95 - spiega l'Istituto - si potrebbe rivelare necessario contabilizzare l'intero importo dei condoni nel 2003». Quindi «a meno di eventuali modifiche della normativa, i risultati previsti per il 2003 potrebbero essere migliori di quanto stimato, quelli del 2004 potrebbero peggiorare per un importo equivalente». Infine, la Commissione Ambiente del Senato ha chiesto che la Finanziaria per il 2004 si faccia carico del problema dell'abusivismo edilizio. Pur non entrando nel merito della querelle sulla possibile introduzione di un condono edilizio la commissione ritiene «necessario che la prossima manovra economico-finanziaria se ne faccia carico, prevedendo, nel contempo, norme in materia di prevenzione e repressione dell'abusivismo».