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IL PROVVEDIMENTO IN SENATO

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Lega: l'indultino «non passerà mai»

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Le minacce ostruzionistiche della Lega Nord contro il provvedimento di clemenza, si sono materializzate a Palazzo Madama alle 12 di ieri mattina: 100 emendamenti firmati dai senatori del Carroccio sono stati presentati in commissione Giustizia con l'obiettivo di rallentare l'esame del disegno di legge e impedirne l'approvazione definitiva prima della pausa estiva. Su proposta del presidente del Senato Marcello Pera i capigruppo hanno replicato decidendo di mettere l'indultino all'ordine del giorno dell'aula per la seduta del 30 luglio, dopo l'esame del Dpef. Una decisione che, però, non ha intimorito la Lega Nord, convinta di poter sbarrare il passo al sì definitivo al disegno di legge. Roberto Calderoli, coordinatore del Carroccio e vicepresidente del Senato, assicura che «l'indultino non passerà». Ecco la strategia della Lega: lunedì prossimo, ultimo giorno utile per consegnare gli emendamenti da discutere in aula, i senatori del Carroccio presenteranno «una carriolata di emendamenti» (l'immagine è di Calderoli). L'esame del disegno di legge in aula sarebbe gravemente compromesso: per votare chissà quante centinaia di emendamenti ci sarebbero solo poche ore di giovedì 30 luglio, ultimo giorno di apertura del Senato prima della pausa estiva. Dunque, spera la Lega, la pratica dell'indultino potrebbe essere rimandata alla ripresa dei lavori: si arriverebbe così al 18 settembre, a pochi giorni dall'inizio dell'esame della finanziaria, che ferma la discussione di tutti gli altri disegni di legge. E l'indultino, ritengono i senatori del Carroccio, potrebbe restare fermo al palo ancora per altri mesi. In questa battaglia, la Lega può contare sull'aiuto di Alleanza Nazionale, contraria all'indultino per le stesse ragioni: entrambi i partiti, divisi su molte altre cose, temono una liberazione in massa di detenuti pronti a commettere nuovi delitti. Pur senza presentare emendamenti ostruzionistici, An farà sentire nei prossimi giorni la sua voce contraria al provvedimento. La situazione ha del paradossale: lo schieramento favorevole all'indultino ha una vasta maggioranza, che va dai partiti del centrosinistra, a Forza Italia e all'Udc. Ma per approvare il provvedimento di clemenza (due anni di carcere condonati ai detenuti per reati minori che hanno già scontato metà della pena) dovrà impegnarsi in una corsa contro il tempo dall'esito tutt'altro che certo. Indignati per l'andamento delle cose, i radicali, si sono dati appuntamento questa mattina di fronte a Palazzo Madama per una inedita conferenza stampa «en plein air» a favore dell'indultino. «Sarebbe uno scandalo e una vergogna se il Senato non si pronunciasse prima della pausa estiva», ha detto il segretario Daniele Capezzone, spalleggiato dal padre del disegno di legge Enrico Buemi.

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