Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

IL TESTO

Esplora:
default_image

Più spazio alle «locali» Tornano i tetti per spot

  • a
  • a
  • a

Sono alcune delle novità più rilevanti introdotte dall'aula del Senato nel disegno di legge Gasparri di riforma del sistema radio-tv, approvato ieri (relatore Luigi Grillo, nella foto). Dal 30 luglio, il provvedimento torna in terza lettura alla Camera. Tetti Antitrust e pubblicità. L'articolo 15 stabilisce che, fermo restando il divieto di posizioni dominanti nei singoli mercati, nessuno può conseguire ricavi superiori al 20% delle risorse del Sic, il Sistema integrato delle comunicazioni. Il paniere del Sic, ridisegnato al Senato, contiene i ricavi da canone, da pubblicità nazionale e locale, da sponsorizzazioni, da televendite e telepromozioni, dagli investimenti di enti e imprese in altre attività finalizzate alla promozione di propri prodotti e servizi, da provvidenze pubbliche, da convenzioni con soggetti pubblici, da offerte televisive a pagamento, da vendite di beni, servizi e abbonamenti relativi ai procedenti settori. Quanto agli affollamenti pubblicitari, solo gli spot sono soggetti ai limiti orari (18% per le tv commerciali), mentre le altre forme di pubblicità, comprese le telepromozioni, sono soggette solo ai limiti quotidiani (15% per gli spot, elevabile al 20% in caso di telepromozioni e televendite, massimo per un'ora e 12 minuti al giorno). Rai. Avrà un consiglio di amministrazione di nove membri, nominati dall'assemblea dei soci. Il mandato è di tre anni ed è rinnovabile una sola volta. Il presidente è nominato dal Cda e la sua nomina diventa efficace dopo l'acquisizione del parere favorevole, a maggioranza di due terzi, della Vigilanza. Tutto questo, comunque, dopo la prima fase della privatizzazione della Rai, poi cambierà tutto. Digitale. Al via l'accelerazione e l'agevolazione della conversione alla trasmissione in tecnica digitale: entro il primo gennaio 2004 la Rai deve coprire il 50% del territorio nazionale con due blocchi di diffusione; entro il primo gennaio 2005 il 70% della popolazione. Questo per avvicinarsi alla scadenza della legge 66 del 2001 che prevede il passaggio definitivo alla nuova tecnica di trasmissione entro il 2006. A precise condizioni, viene consentita la proroga delle concessioni analogiche (compresa Retequattro) fino al 2006. Tv locali. Ogni operatore può avere fino a tre concessioni o autorizzazioni in ogni bacino regionale, e fino a sei per regioni anche non limitrofe. Il limite quotidiano di affollamento pubblicitario sale dal 35% al 40% comprese le televendite. Aumento anche per i blocchi di spot durante i film. Regioni. Con gli enti locali avranno competenza sul rilascio delle autorizzazioni per l'installazione delle reti, inoltre le Regioni potranno stipulare contratti di servizio con la Rai: questi i principi essenziali cui dovrà attenersi il testo unico della radiotelevisione, che il governo (dice l'articolo 16) dovrà adottare entro un anno dall'entrata in vigore della legge, previa intesa con l'Authority.

Dai blog