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Pubblico impiego, contratti sbloccati ma i sindacati restano in agitazione

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Il consiglio dei ministri ha autorizzato l'altra sera un incremento retributivo legato alla produttività pari allo 0,99% per tutto il pubblico impiego. Il ministro Mazzella e il sottosegretario Saporito ieri hanno quindi incontrato i rappresentanti dei sindacati, ma in un clima non positivo dato l'accenno fatto ieri mattina alla produttività, tanto che i sindacalisti prima di entrare avevano avvertito che non avrebbero accettato «prese in giro». Pera rasserenare il clima prima dell'incontro è stata avviata, anche per specifico interessamento del vicepremier Fini che è firmatario dell'accordo del febbraio 2002 sui contratti dei pubblici dipendenti, una intensa opera di «diplomazia» sindacale, che ha portato allo svolgimento di un incontro in un clima più sereno. I sindacati tuttavia sono usciti da Palazzo Vidoni con un «giudizio sospeso» e mantenendo lo stato di agitazione. Il ministro Mazzella si dice soddisfatto dell'incontro, annuncia «tempi stretti» per la contrattazione e ritiene che quello di Cgil, Cisl e Uil sia un «atteggiamento naturale». Il sottosegretario Saporito (An) rispetto alle riserve da superare, si dichiara convinto che in sede tecnica sarà possibile trovare il modo di trovare un equilibrio sulla produttività e di recuperare rispetto all'inflazione.

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